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Cosenza, ora serve lottare e vincere per raggiungere la salvezza

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Cosenza, ora serve lottare e vincere per raggiungere la salvezza

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COSENZA – Dopo 23 giornate di campionato, la classifica del Cosenza recita ultimo posto frutto di 22 punti (5 vittorie, 7 pareggi e 11 sconfitte). Potrebbe essere il quadro drastico di una squadra condannata alla retrocessione, ma non è così. La SPAL, diciassettesima in classifica e quindi fuori dalla retrocessione diretta, è a soli due punti di distacco. Addirittura l’Ascoli, tredicesima in classifica e quindi sicuramente salva, è a soli quattro punti.

Anche i bookmaker sono ottimisti, ma se sei troppo emotivo per puntare sulla tua squadra del cuore, forse ti può trovare bene anche con le virtuali calcio, ben spiegate da scommessevirtuali.online, dove puoi giocare su incontri simulati come fossero partite reali.

Un’impresa tutto sommato fattibile. Se consideriamo anche il Cittadella a quota 27, abbiamo nove squadre in cinque punti. Mister Viali dovrà fare sicuramente meglio dell’andata, dove ha conquistato solo 17 punti sui 57 a disposizione. I soli 19 gol fatti (0,82 a partita) e i 35 subiti (1,52 a partita) sono lo specchio di un sistema da rivedere.

Il mercato invernale ha quasi stravolto la rosa con ben 10 nuovi arrivi per rinforzare una rosa che ha arrancato per tutto il girone di andata. Tra loro Mauro Zarate, l’argentino ex Lazio e Inter, tra le altre, che dal 31 gennaio è passato a titolo gratuito in maglia Rossoblù; Alessandro Micai, portiere ex Salernitana; Alessandro Cortinovis e Mateusz Praszelik, in prestito dal Verona fino a fine stagione; Mattia Finotto dalla SPAL, Manuel Marras dal Bari e Ivan Delic dall’HNK Sibenik.

Ad esclusione di Micai, sono quasi tutti giocatori di centrocampo e d’attacco. Segno evidente che la squadra ha fatto male in zona goal. Gli scontri chiave previsti da qui a fine stagione sono previsti per il 25 febbraio in trasferta contro il Como, attualmente in tredicesima posizione a +5; il 12 marzo in casa contro la SPAL; il 15 aprile contro il Cittadella e il 22 aprile contro il Perugia; poi il primo maggio contro il Brescia e il 6 maggio contro il Venezia, prima di chiudere il 13 maggio contro l’Ascoli. Sette incontri decisivi, che valgono come una finale di Champions League.

La scorsa stagione i punti a fine campionato sono stati 35, abbastanza per raggiungere il sedicesimo posto e giocarsi i play out contro il Vicenza. I 17 punti ottenuti nelle gare di andata (come quest’anno) sono poi più che raddoppiati con i 18 del ritorno. In un’ottica simile verrebbe da sperare che si ripeta il copione della stagione 2021-22 che, pur soffrendo, alla fine ha permesso di ottenere il risultato sperato.

È pur vero che l’anno scorso Crotone, Vicenza e Pordenone avevano fatto anche peggio, e a fine girone di andata avevano rispettivamente 12, 10 e 8 punti. Quest’anno invece è molto più combattuta, seppur il distacco con le altre non sia così ampio.

I 35 punti in classifica sembrano però una spada di Damocle pronta a decapitare i Rossoblù al primo passo falso della squadra o alla prima accelerata delle avversarie. Come successo nella stagione 2020-21, ottenuti con i soliti 17 punti di andata e 18 di ritorno ma fatali per il distacco con l’Ascoli di ben 9 punti. Il ripescaggio fu provvidenziale per salvare i Bruzi dalla Serie C, eventualità che quest’anno va evitata assolutamente.

Il girone di ritorno dovrà quindi essere di gran lunga migliore di quello di andata, e garantire almeno 6/7 punti in più per raggiungere una salvezza sperata e tranquilla.

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