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Corruzione in atti giudiziari, chiesti 6 anni per Manna e 8 per Petrini

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Corruzione in atti giudiziari, chiesti 6 anni per Manna e 8 per Petrini

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COSENZA – Non c’è pace per Marcello Manna. Solo qualche ora fa la buona notizia che lo vedeva reintegrato alla carica di sindaco di Rende dopo la revoca della misura del divieto di dimora. Ma la serenità giudiziaria dell’avvocato rendese sembra essere durata poco. La Procura di Salerno ha chiesto la condanna a 8 anni di reclusione per Marco Petrini, ex presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro, e a 6 anni di carcere per Marcello Manna.

Entrambi sono accusati del reato di corruzione in atti giudiziari aggravata dalle modalità mafiose poiché rimasti coinvolti nell’ inchiesta Genesi, risalente al gennaio del 2020, che ha ipotizzato diversi episodi di corruzione nel distretto giudiziario catanzarese.

Inchiesta Manna-Petrini

Secondo l’accusa Marcello Manna, difeso dall’avvocato Armando Veneto, avrebbe corrotto l’ex Presidente per far assolvere Francesco Patitucci, condannato in primo grado condannato a 30 anni di carcere per concorso nell’omicidio di Luca Bruni, avvenuto a Castrolibero nel 2012 e assolto dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, con una mazzetta di 5mila euro come corrispettivo in cambio della sentenza “aggiustata”.

Il tribunale del Riesame di Salerno, lo scorso 30 dicembre, in accoglimento parziale del ricorso fatto dalla procura salernitana ha emanato una misura del Divieto di esercitare la professione forense per 12 mesi per l’avvocato Marcello Manna e sospesa in attesa della pronuncia della Cassazione.

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