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Conflitto a Gaza, i sindaci di Cosenza ribadiscono la propria posizione: «Contrarietà verso lo sterminio dei palestinesi»
COSENZA – “E’ chiaro ed inequivocabile quanto chiesto al Consiglio Regionale della Calabria e non può essere oggetto di interpretazione da parte di chicchessia. Soprattutto non può essere visto come un atto contro gli israeliani. Siamo, infatti, a tutela dei diritti umani di tutti e, quindi, anche della società civile israeliana, un popolo i cui membri immigrati nei nostri territori vengono accolti ed integrati nelle nostre città, per com’è giusto e doveroso che sia”. È quanto precisano in una nota alcuni sindaci calabresi in riferimento alle opinioni espresse da alcune associazioni ebraiche e culturali sulla presa di posizione dei primi cittadini di sospendere i rapporti con Gaza.
Si era parlato di “profonda preoccupazione e sbigottimento” per presa di posizione su Israele e Palestina, ma i primi cittadini ci tengono a precisare che l’azione portata avanti dal governo Netanyahu “appare volta allo sterminio del popolo palestinese, in violazione del diritto internazionale umanitario e delle risoluzioni ONU. E’ verso quest’azione del governo Netanyahu, dunque, e non contro gli israeliani, che abbiamo espresso contrarietà e condanna che ribadiamo, oggi, con la stessa forza, fermezza e determinazione”.
I sindaci chiedono il cessate il fuoco immediato
“Riteniamo – aggiungono i sindaci – sconsiderato il conflitto che si sta combattendo, in tutta la sua efferatezza, nella striscia di Gaza, rispetto al quale deve essere promosso un cessate il fuoco umanitario immediato e permanente. Sostenere la soluzione “Due Popoli – Due Stati”, promuovendo un processo di pace basato sulle risoluzioni ONU è la strada che riteniamo si debba seguire. Ogni altra ricostruzione data al nostro documento – concludono – è del tutto fantasiosa, non ci appartiene e, quindi, mistifica la nostra volontà per come espressa ed esposta”.
Inizialmente i firmatari erano 104 e vedevano come capofila il primo cittadino di Cosenza Franz Caruso. Ad oggi il numero è sensibilmente diminuito. A firmare la nota sono, infatti, oltre a Caruso, Ugo Vetere di Santa Maria del Cedro, Mimmo Lo Polito di Castrovillari, Giuseppe Aieta di Cetraro, Angelo Catapano di Frascineto, Simona Colotta di Oriolo, Giuseppe Ranù di Rocca Imperiale, Lucia Papaianni di Paterno, Pino Capalbo di Acri, Francesca Pisani di Casali del Manco, Gaetano Sorcale di Dipignano, Roberto Perrotta di Paola, Maria Teresa Aiello di Crosia, Vincenzo De Marco di San Sosti, Francesco Mundo di Trebisacce, Gianfranco Segreti Bruno di Domanico, Francesca Rosa D’Ambra di Malvito, Renzo Russo di Saracena, Giuseppe Bosco di Firmo, Achille Ordine di Diamante, Annalisa Milione di Acquaformosa e Edoardo Antonello Giudiceandrea di Calopezzati.
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