Calabria
Bankitalia, la Calabria si riprende dopo il Covid (+4,5%) ma i consumi rallentano
CATANZARO – Rallentano i consumi in Calabria come nel resto del Mezzogiorno. Lo rileva Bankitalia secondo cui “tale dinamica ha continuato a risentire del rialzo dei prezzi, che erode il potere di acquisto”. “L’inflazione al consumo sui dodici mesi, misurata dall’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) – sottolinea la nota congiunturale sull’economia in Calabria – ha raggiunto il massimo in regione, così come nel resto del Paese, nell’ultima parte del 2022, soprattutto per il contributo delle spese relative all’abitazione e alle utenze, e ai beni alimentari.
A partire dai primi mesi di quest’anno la dinamica dei prezzi in Calabria si è gradualmente attenuata pur rimanendo ancora su livelli storicamente elevati: il tasso di inflazione è sceso a settembre al 4,9%(5,3 in Italia). Alla diminuzione ha contribuito soprattutto il marcato calo dei prezzi di gas ed energia elettrica. Contestualmente si sono registrati segnali di ripresa della fiducia dei consumatori: il livello dell’indicatore, disponibile solo a livello di macroarea, resta tuttavia di molto inferiore ai valori raggiunti prima dell’invasione russa dell’Ucraina”.
Bankitalia, attenuata crescita flussi turistici in calabria (+2%)
Al sensibile recupero dello scorso biennio, seguito allo shock pandemico, la crescita dei flussi turistici in Calabria si è fortemente attenuata. Così Bankitalia nella sua nota di aggiornamento congiunturale. Secondo le informazioni provvisorie fanno sapere dalla filiale di Catanzaro di Bankitalia sui primi otto mesi del 2023 fornite dall’Osservatorio sul turismo della Regione, le presenze nelle strutture ricettive in regione sono salite solo del 2% rispetto al corrispondente periodo del 2022. In particolare, i turisti stranieri sono aumentati del 18%, mentre quelli domestici sono lievemente diminuiti. I pernottamenti risultano ancora inferiori di circa il 20% rispetto al 2019 (37 per la componente straniera). Per quanto riguarda il settore dei trasporti, i passeggeri transitati per gli aeroporti regionali nei primi 8 mesi dell’anno sono cresciuti del 17 per cento, tornando sostanzialmente sui livelli pre-pandemia. In particolare, i voli sono aumentati in linea con i maggiori flussi di stranieri e con la ripresa degli spostamenti dei residenti in regione.
Credito: Bankitalia, in Calabria si arresta espansione prestiti
Nel primo semestre del 2023 l’espansione dei prestiti bancari al settore privato non finanziario si è pressoché arrestata, a fronte di un calo osservato a livello nazionale: a giugno il tasso di variazione sui dodici mesi si è attestato allo 0,3% (2,1 a dicembre). Il credito bancario è risultato ancora in crescita per le famiglie consumatrici, mentre ha iniziato a contrarsi per le imprese”. Lo rileva Bankitalia nella sua nota di aggiornamento congiunturale.
“Le banche operanti in Calabria, intervistate tra agosto e settembre nell’ambito dell’indagine sull’andamento della domanda e dell’offerta di credito a livello territoriale – riporta la nota congiunturale – hanno segnalato per il primo semestre del 2023 un calo della domanda di prestiti da parte delle imprese, che ha interessato la manifattura e soprattutto i servizi. In un contesto di rallentamento congiunturale e di rialzo dei tassi di interesse, sono diminuite le richieste sia per il finanziamento degli investimenti sia per la copertura del capitale circolante. Nello stesso periodo la domanda di prestiti per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è ulteriormente scesa mentre le richieste di credito per finalità di consumo sono tornate ad aumentare, dopo la marcata contrazione del secondo semestre del 2022.
Dal lato dell’offerta, i criteri applicati dalle banche ai prestiti alle aziende sono divenuti più restrittivi; l’irrigidimento delle condizioni è stato più intenso nelle costruzioni e nei servizi. Anche l’orientamento dell’offerta di prestiti alle famiglie – si segnala – è stato improntato a una maggiore cautela, soprattutto per il credito al consumo”.
“Nel primo semestre del 2023 – riporta la nota – la qualità del credito è rimasta elevata. Il tasso di deterioramento annuo, definito come il flusso di nuovi prestiti deteriorati sul totale dei finanziamenti in bonis di inizio periodo, si è collocato a giugno all’1,6 % (1,5 a dicembre). L’indicatore è lievemente cresciuto per le imprese, di 2 decimi di punto (al 2,2%), mentre è rimasto stabile all’1% per cento per le famiglie. Per entrambi i comparti il tasso di deterioramento si mantiene su valori superiori alla media nazionale“.
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