La visita del Ministro della Salute Giulia Grillo sulla disastrosa situazione della sanità calabrese “cittadini che non hanno assicurati nemmeno i servizi di assistenza sanitari minimi. Serve uno straordinario impegno e ho deciso di presentare un decreto con misure radicali”
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CALABRIA – Accompagnata dal nuovo Commissario della sanità calabrese, il generale Saverio Cotticelli, la visita del ministro è iniziata dall’ospedale di Locri, finito al centro delle polemiche dopo il sevizio delle Iene che ha messo in luce le terribili carenze strutturali e manageriali del nosocomio, proseguito in quello di Polistena e finita a Reggio dove la Grillo ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha annunciato un decreto nel quale acambierò tutti i vertici delle Asp e delle aziende ospedaliere “sono molto seria perché sto prendendo con molto impegno questa situazione. Sapevo delle difficoltà della sanità calabrese negli anni passati, anche quando ero all’opposizione. Ma mai avrei pensato di trovare una situazione del genere. Ho appreso della gravità e della sofferenza di questa regione anche dalle tantissime e-mail che i cittadini calabresi ogni giorno mi mandano. Mi metto nei loro panni perchè sono cittadini che non hanno assicurati nemmeno i servizi di assistenza sanitaria minimi. La Calabria è l’unica regione italiana che ha peggiorato i livelli essenziali di assistenza (indicatore che peggiora passando da 137 del 2014 a 136 nel 2017).
Ospedale di Locri ai confini della realtà
“Già a gennaio, in un’ispezione, i carabinieri hanno messo nero su bianco tutte le criticità. Sono venuta di persona a vedere qualcosa di disastroso, sia a livello organizzativo che strutturale. Mancano posti letto, manca personale, non vengono indetti concorsi, ci sono direttori che non si assumono responsabilità. L’ospedale di Locri è ai confini della realtà. Un solo dato mi ha scioccato: 1765 medicinali scaduti nel reparto di pneumologia. E poi ascensori, gruppi elettrogeni e sterilizzatori non omologati, la struttura è in una situazione terribile. Non si tratta solo di reati penali, c’è proprio la mala gestio a livello amministrativo.
Anche Polistena ha una situazione tragica con carenza di organico paurosa. Nonostante fosse stata prevista l’assunzione e lo sblocco di 1.000 unità, ma non è stato indetto un concorso. Ci sono pochissimi medici e infermieri, l’osservazione breve intensiva è chiusa così come la sala delle emergenze. C’è una sola sala con la gente buttata ovunque e una sola ambulanza medicalizzata. Di cosa stiamo parlando? Ma qualcuno dei vecchi Ministri è mai venuto a vedere di persona? Ho chiesto al Premier Conte di venire in Calabria e mi ha detto che lo farà presto”.
Un quadro finanziario allucinante e da incubo. E c’è anche qualcuno che mi attacca
“E’ peggiorato il disavanzo sanitario, con un -127 milioni di euro, di cui 28 extra gettito, il che significa che non si sa come pagarli. Il timore è che siano nuovamente i cittadini calabresi a dover sborsare i soldi di tasca propria perché alcuni temerari, per non dire degli irresponsabili che dovevano amministrare correttamente le aziende sanitarie e le aziende ospedaliere, non hanno fatto il loro dovere. Ci ritroviamo che l’Asp di Cosenza e di Crotone chiude con 32 milioni di euro di disavanzo, l’Asp di Catanzaro con 40 milioni, Reggio con 22 milioni, Vibo a zero solo perchè non eroga servizi e non perché sono bravi. L’azienda Ospedaliera di Catanzaro ha chiuso con -28 milioni di disavanzo, il Policlinico con -21, Reggio Calabria con -14. Abbiamo 244 unità di personale sanitario in meno rispetto al 2017 nonostante fossero stati sbloccati 1.000 nuovi posti per assumere medici. Abbiamo un quadro che definire allucinante e da incubo è dire poco. Mi meraviglio che qualcuno abbia anche il coraggio di accusarmi e attaccarmi quando sto cercando di sistemare quello che altri invece hanno favorito”.
E’ un fiume in piena il Ministro che attacca pesantemente la gestione politica che ha creato una vera e propria voragine nei conti “in altre realtà quando fai 1 milione di disavanzo vai a casa e non ti presenti mai più. E ancora una volta chi paga questi danni? Saranno sempre e solo i calabresi e questo mi fa male. Ci sono cittadini che non possono pagare questa passività economica perché non siamo mica la Svizzera”.
Presto un decreto legge. Calabresi non meritano questa sanità
“E’ evidente che dopo 10 anni di commissariamento quello che è stato fatto non va più bene. Serve cambiare la strategia. Ci sto mettendo la faccia perché sono il Ministro del cambiamento. Ho parlato e chiesto l’appoggio del presidente Conte, dei Ministri dell’interno e dell’economia. Abbiamo redatto una bozza di decreto che presenteremo al più presto al Consiglio dei Ministri. I calabresi non meritano questa sanità, è necessario un cambiamento radicale. La bozza prevede diverse misure: cambieremo i vertici delle Asp e ospedalieri, cambieremo i direttori sanitari e amministrativi. Valuteremo anche il commissariamento in caso di scioglimento di alcune Asp per infiltrazioni mafiose, perché purtroppo abbiamo valutato anche vagliato questi brutti aspetti. Obbligo di gestione straordinaria per gli enti in dissesto finanziario con gravi irregolarità nella gestione contabile. Obbligo di avvalersi delle centrali di committenza nazionale come Cosnip (Concessionaria Servizi Informativi Pubblici) oppure Invitalia (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa) per l’edilizia sanitaria o di altre regioni per appalti e forniture perchè c’è la necessità di prevedere uno strumento diverso nella gestione degli appalti. Anche rispetto alle strutture convenzionate con il rischio di infiltrazioni, stiamo valutando la procedura di un’amministrazione straordinaria con il supporto tecnico”.
Appello ai medici calabresi in Italia “vengano ad aiutare la propria terra”
Abbiamo bisogno di tanto personale appena approveremo questo decreto, perché probabilmente dovremo effettuare molti cambiamenti. Per questo voglio lanciare un appello a tutti gli ottimi medici di origine calabrese che vivono fuori dalla Calabria e che fanno l’eccellenza della sanità in altre regioni. La Calabria ha bisogno di loro, ha bisogno delle migliori personalità e di gente che ci metta la faccia. Magari, per un periodo breve perchè questo situazione non sarà eterna, rinuncino a qualche benefit e qualche numero di intervento chirurgico, per tornare ad aiutare la propria terra. C’è bisogno di un ricambio e di una nuova linfa. Qui ho trovato medici scoraggiati che non ce la fanno più anche se sono rimasti a lottare. Posso capire le loro ambizioni e che sono tra i migliori medici in Italia, ma abbiamo bisogno di loro anche qui”.
LA CONFERENZA STAMPA DEL MINISTRO