Il laboratorio civico di Rende vicino al sindaco Marcello Manna, ha replicato attraverso la pagina Facebook alla ‘nota’ dell’ex sindaco di Rende, Sandro Principe.
RENDE – “Puntuale, come lo furono i treni di mussoliniana memoria, giunge la noticina al vetriolo dell’ex Sindaco di Rende, On. Sandro Principe. Varia il tema prescelto, identico il bersaglio. Identica la monotona ed ossessiva paternale contro l’avv. Marcello Manna, il vandalo. Cioè che è, nell’ossessione principiana, l’Unno distruttore, il barbaro invasore. In realtà il nostro interlocutore – è scritto nella nota del Laboratorio Civico – lo vede come colui che, dopo vari infruttuosi tentativi, lo ha democraticamente sconfitto, gli ha mostrato una Rende che della casta soffocante che aveva interdetto ogni spazio democratico, ha contribuito a disperdere una grande tradizione, creato il vuoto”.
“Ovvio che Principe debba considerarci così, indicarci ed additarci, giudicare letale la nostra azione amministrativa. Sa bene che il galantuomo Manna mai scenderebbe al livello al quale egli è sceso, facendo capire cosa c’era nelle carte del Municipio, a quali prezzi e costi i cittadini hanno pagato certe opere e la struttura di potere annidatasi dentro il vecchio castello e nel nuovo municipio. Accusa il Sindaco di ogni maleficio, di qualsivoglia errore, di sbagliare su tutto. Ecco l’ossessione. Ora si lagna che Manna non lo ha venerato quale “pater” del parco acquatico. Come se Vespasiano, che nel 72 a.C. diede l’avvio al Colosseo, dovesse rimproverare Imperatori, podestà e Sindaci dopo 2000 anni, di non fare il suo augusto nome”.
“Suvvia, Principe lo sanno anche le pietre tutto ciò che ha fatto per Rende ed a Rende. Ah, ovvio, lui solo le cose belle, ché i disastri urbanistici e finanziari – riporta la nota – sono colpa degli altri, anche dei sindaci che egli ha imposto e rimosso o non ricandidati. Principe rivendica solo i meriti, i debiti ed i demeriti sono cosa distante da lui. Una favola a cui i rendesi hanno smesso di credere proprio grazie a Marcello Manna”.
Il parco acquatico: merito di Principe, anche la difficoltà a reperire i fondi
“Il parco acquatico è merito di Principe. Certamente. Lo scriveremo in ogni delibera. Lo diremo qui, alla Regione ed al Governo presso le quali istituzioni abbiamo faticato per far finanziare il completamento di una opera difficile. Dovremo faticare anche per reperire i fondi necessari a realizzare i parcheggi di cui Principe si è dimenticato, pensando l’opera. Parcheggi senza i quali non si potrà aprirla al pubblico, altro che”.
“Una opera la cui gestione dovrà e sarà adamantina e di alto profilo. Ne stia certo il nostro fustigatore. Forse non sarà gradita a lui od ai suoi amici che magari pensavano che anche quella sarebbe stata “cosa loro” ed invece con Manna sarà cosa di tutti. Perché Principe non può pensare di continuare all’infinito con questa tentata fustigazione, senza pensare che talvolta anche la pazienza di Manna non debba lasciare il posto ad una reazione provocata. Perché se, sui marciapiedi, sui cestini, sulle luci o le prove di tinteggiatura, il nostro arcigno maestro ci dispensa bacchettate ed improperi, così come ci raccontano funzionari ed impiegati del comune soleva fare con essi, vuol dire che l’On. Principe non lamenta una mancata citazione, ma vuole la rissa, una campagna elettorale infinita e, soprattutto, far capire, ma solo capire, che egli ancora esercita il comando, decidendo colori, strade, partner, appalti e persino se e quando aprire e chiudere la stanza del Sindaco. Ora è Natale – conclude il laboratorio civico – godiamoci questo periodo di serenità e festa, ché poi a Gennaio ricominciamo. Ma a Gennaio, per cortesia. Intanto il Parco acquatico, pensato dall’On. Principe, al netto degli errori commessi, tanti, cercheremo di completarlo ed affidarlo a gestioni di qualità e rigorose”.