Oggi vi voglio raccontare, capita anche a proposito del richiamo di papa Francesco sulle persone che soffrono e muoiono di fame, la storia del “Signor Nessuno”, trovato morto ieri nella sua modestissima abitazione.
Il referto medico parlerà di arresto cardiocircolatorio, molto più semplicemente sarà morto di fame, di freddo e di stenti. Il nome d’anagrafe era probabilmente noto ai più ma lui restava sconosciuto anche se lo si incontrava a camminare nella centralissima piazza della sua città o seduto al bar in “compagnia” della sua solita birra. Un uomo solitario o meglio, reso solitario, un uomo che aveva accettato la sua condizione, tanto da rifiutare ogni aiuto “istituzionale”. Continuava a vivere con i suoi 287 euro al mese di pensione per invalido civile. Ad accorgersi della sua morte, avvenuta nella stessa solitudine con cui è vissuto, i vicini che hanno informato i carabinieri. Bhe Buon Natale ….. Oggi ci saranno i funerali, probabilmente ad accompagnarlo saranno in pochissimi e, guardando fra qualche giorno la sua foto al cimitero magari si commenterà: “non te lo ricordi è …… “. Ricordarselo dopo la morte serve veramente a poco. Buon Natale allora.
Così Papa Francesco ci ricorda che “Un miliardo di persone nel mondo soffre ancora la fame. E’ uno scandalo mondiale, la voce dei poveri diventi un ruggito. Non possiamo girarci dall’altra parte e far finta che questo non esista. Il cibo a disposizione del mondo basterebbe a sfamare tutti”. Il Pontefice ha aggiunto: “Invito tutte le istituzioni del mondo, tutta la Chiesa e ognuno di noi, come una sola famiglia umana, a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo”. Solo prendendo coscienza ridaremo dignità a quel “Signor Nessuno” di cui oggi celebriamo i funerali. Bhe Buon Natale