Presidio all’Annunziata: “dignità per le Oss di Ostetricia e Ginecologia”. Atteso incontro in Prefettura

Intanto è atteso un incontro in prefettura per discutere delle problematiche. È stata stilata un'oculata relazione dove le lavoratrici segnalano tutte le criticità

COSENZA – La situazione di Ostetricia e Ginecologia all’Annunziata di Cosenza non è più sostenibile per gli operatori e le operatrici socio-sanitarie. Un messaggio chiaro quello che lanciano, presidiando davanti al nosocomio bruzio, le Oss di ostetricia e ginecologia supportate dal Usb Cosenza.

“Da mesi stiamo denunciando le gravi problematiche e le violazioni che avvengono nell’unità di ostetricia ginecologia in particolare – dice ai microfoni Caterina Falanga Usb Cosenza – per il personale socio sanitario. Non sono stati forniti alla nostra organizzazione sindacale i numeri del personale idoneo allo svolgimento di questa mansione che, svolge altre mansioni ma risulta ancora in pianta organica.

C’è poi – continua l’Usb – la questione annosa del blocco operatorio per la stessa gli OSS vengono assegnati durante le note operatorie programmate e soprattutto durante le emergenze allo svolgimento di mansioni anche improprie come l’utilizzo di elettromedicali. In più non è stata ancora divisa l’unità in reparti specifici e quindi gli operatori socio sanitari svolgono il loro servizio vagando per l’intero turno in tutta l’unità anche effettuando trasporti esterni di pazienti e materiale biologico divenendo così professioniste stressate  soprattutto perchè non possono svolgere in maniera coerente la propria professionalità”. Intanto è atteso un incontro in prefettura per discutere di queste problematiche. È stata stilata un’oculata relazione dove le lavoratrici segnalano tutte le criticità.

“Non è possibile che solo per questa categoria professionale e in questa specifica unità operativa, non ci sia un piano di lavoro organizzato su base settimanale e con assegnazione a reparti precisi. Per le oss di Ostetricia e Ginecologia – dice l’USB Cosenza – ogni turno è un rischio doppio, costrette, tra l’altro, a dover anche svolgere la mansione di vigilantes in quanto la guardia notturna è stata rimossa dal reparto nonostante la presenza di punto di accettazione che nei fatti è un vero e proprio pronto soccorso ginecologico, funzionante h24″. 

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