Sono anni che i musulmani risiedono nella nostra città, pregano negli spazi che affittano autofinanziandosi, lavorano e hanno una vita apparentemente ‘occidentale’… semplicemente professano la loro religione.
COSENZA – Contro l’islamofobia e a condanna dei fatti di Parigi, stragi di uno spietato terrorismo di ‘matrice’ islamica. La maggior parte dei musulmani ci tiene a ribadire che la religione non ha nulla a che vedere con le spietate azioni dell’Isis che uccide al grido di ‘Allah akbar’. Ma essere musulmano, è chiaro (o almeno dovrebbe esserlo) non vuol dire affatto essere un terrorista. A ribadire il concetto, è Jamal, Imam di Cosenza, marocchino d’origine, ingegnere informatico, giovane, sposato e ben inserito nel contesto lavorativo della città nella quale vive da circa 20 anni. Per chi non lo sapesse l’Imam è una guida morale o spirituale e soprattutto conosce la preghiera e i suoi rituali. A vederlo nessuno direbbe che è musulmano, perchè Jamal è vestito con abiti del tutto semplici, ha un cellulare e un tablet come molti, e capisci che è straniero solo per il suo modo di parlare. “L’Islam non è Isis” è il concetto ribadito da più parti anche se è vero che spesso le persone che seguono la religione musulmana, in molti casi non sono andati oltre questa dichiarazione.
Jamal è stato ospite negli studi di Rlb Radioattiva, per parlare un pò della situazione attuale in cui vivono i musulmani e soprattutto delle difficoltà che oggi più che mai, si trovano ad affrontare, soprattutto alla luce degli eventi tragici di Parigi, che hanno scatenato una vera e proprio avversione contro il mondo islamico.
La sua intervista è molto interessante perchè mette in evidenza l’assoluta ‘normalità’ di persone che semplicemente vivono integrate in un contesto urbano, anche piccolo, come Cosenza.
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