All’appello delle ordinanze di custodia cautelare mancava solo lui, Alessandro Marco Ragusa, di 28 anni.
COSENZA – Si è presentato spontaneamente nella caserma dei carabinieri di Cosenza, accompagnato dal proprio legale, Alessandro Marco Ragusa il 28enne ricercato e coinvolto nell’operazione che due giorni fa ha portato all’arresto a Cosenza di 19 persone, legate al clan Perna, gestito dal 41enne Marco Perna figlio del boss Franco, detenuto in regime di 41 bis. Ragusa è accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, in particolare avrebbe nascosto per conto del clan Perna, ingenti quantitativi di droga. L’operazione ha inflitto un duro colpo all’attività della cosca cosentina, molto attiva nello spaccio di droga in città e nell’hinterland.
Un gruppo, quello sgominato giovedì scorso, ritenuto responsabile di aver dato vita ad un traffico di stupefacenti articolato su una fitta rete di spaccio e che per imporre il proprio potere sul territorio disponeva di armi, in parte sequestrate così come sono stati sequestrati nel corso delle indagini ben 110 chili di droga, tra hashish e marijuana. Oggi intanto cominceranno gli interrogatori di garanzia delle 19 persone coinvolte nell’operazione Apocalisse di giovedì, davanti al gip Giusy Ferrucci e al magistrato della procura di Cosenza, il pm Maria Francesca Cerchiara.