La Protezione Civile sollecita il Comune a tagliare l’erba e istallare le telecamere termiche. Residenti terrorizzati dalle nubi di benzene
RENDE (CS) – Contrada Lecco teme il fenomeno dell’autocombustione. Nessuno dei progetti volti a mitigare il rischio incendi nell’area dell’ex Legnochimica è stato ad oggi portato a termine. A denunciarlo sono stati la settimana scorsa gli attivisti dell’associazione ambientalista Crocevia a cui Carlo Tansi, capo della Protezione Civile Calabria ha risposto sollecitando l’intervento del Comune di Rende. “Considerato l’avvicinarsi della stagione più critica dal punto di vista degli incendi, si ribadise vivamente la necessità di mettere in opera il sistema in tempi rapidi”. E’ questo il monito di Tansi che ha inteso spiegare alla cittadinanza il percorso che lo ha portato a declinare ogni tipo di responsabilità “derivante dalla mancata attuazione” dopo aver fatto tutto ciò che era nelle sue competenze. Il capo della Protezione Civile Calabria ha infatti ricordato che attende risposte da fine gennaio sullo stato dei lavori. Il Comune di Rende dopo una serie di incontri e un sopralluogo si era assunto l’impegno di gestire l’emergenza con la rimozione della vegetazione nei pressi dei ‘laghi chimici’ e l’istallazione di telecamere termiche che lancino l’allerta in caso di innalzamento anomalo delle temperature. Ad oggi però nulla è stato fatto, mentre tra i residenti torna a diffondersi la paura di doversi ritrovare tra qualche mese con le finestre tappate immersi da nubi di benzene.
CARLO TANSI DENUNCIA I RITARDI DEL COMUNE DI RENDE (DOCUMENTO INTEGRALE)
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CARLO TANSI SOLLECITA LA MESSA IN SICUREZZA (DOCUMENTO INTEGRALE)
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CROCEVIA RINGRAZIA