COSENZA – “A venti giorni dall’incontro tra le lavoratrici degli asili nido comunali di Cosenza e l’Amministrazione Comunale, dobbiamo purtroppo constatare con disappunto che nessun passo avanti è stato compiuto per risolvere le criticità sollevate. Il silenzio dell’amministrazione, a pochi giorni dalla scadenza del 31 luglio per la pubblicazione del bando, è inaccettabile e mina il futuro di un servizio essenziale per le famiglie della nostra comunità”. E’ quanto sostiene il sindacato USB Cosenza Lavoro Privato.
“Le 35 lavoratrici, che ogni giorno si prendono cura di 106 bambini nelle strutture di via Livatino e via Misasi, continuano a lavorare in condizioni mortificanti e precarie. Come USB Cosenza Lavoro Privato, ribadiamo la necessità di garantire loro condizioni contrattuali dignitose, a partire dall’aumento delle ore settimanali da 17,5 a 25. Questo intervento, che richiederebbe una spesa aggiuntiva di circa 200.000 euro, è una variazione di bilancio assolutamente sostenibile per un servizio di tale importanza”.
“Ricordiamo – scrive il sindacato – che il carico di lavoro attuale supera di gran lunga quanto previsto dagli standard ministeriali, e le lavoratrici non riescono a completare le loro mansioni entro l’orario di servizio. La chiusura del terzo asilo nido comunale di Largo Vergini ha già creato un precedente negativo e temiamo che la mancanza di risposte concrete possa portare ad ulteriori tagli ai servizi, colpendo duramente le famiglie che ne dipendono. Chiediamo con urgenza un chiaro impegno politico da parte dell’Amministrazione Comunale per potenziare il servizio degli asili nido e migliorare le condizioni lavorative delle operatrici. È imperativo che il prossimo bando contempli le necessarie modifiche di bilancio per sostenere questo cambiamento”.
“L’USB continuerà a sostenere le legittime richieste delle lavoratrici e intraprenderà tutte le azioni necessarie per garantire che queste istanze vengano ascoltate e attuate. Invitiamo l’Amministrazione a prendere una posizione chiara e a dimostrare con i fatti il proprio impegno per una società più equa e civile”.