COSENZA – Una storia di malasanità che lascia l’amaro in bocca quella che il cosentino Eugenio Longo ha raccontato alla nostra redazione. A causa di una diagnosi sanitaria sbagliata l’uomo vive un calvario fisico quotidiano che nessuno mai dovrebbe affrontare. Entrato in reparto 14 anni fa per una colecisti, Eugenio, per colpa di un intervento sbagliato, ne è uscito senza pancreas. Nel 2022 il Tribunale ha condannato l’Asp di Cosenza a risarcire l’uomo, ritenendo responsabili i sanitari del danno fisico permanente provocatogli, dopo una causa durata ben 8 anni.
“Mi sono recato all’ospedale di Cosenza il 4 settembre del 2010 per una semplice colecisti che mi aveva provocato un ittero nel reparto di Gastroenterologia”, ci racconta il signor Longo. “Per quindici giorni ho continuato ad avere febbre e ogni due o tre giorni dovevo effettuare delle trasfusioni di sangue fino a quando la situazione si è complicata e sono andato sotto i ferri il 22 settembre, in quanto versavo tra la vita e la morte”. Un intervento, ci spiega il signor Longo, durato ben 8 ore (dalle 22 di sera alle 6 del mattino). Il chirurgo mi levò il pancreas dicendomi che un cancro lo aveva danneggiato ma non era così e lo capirono dopo l’intervento che avevano sbagliato la diagnosi.
Due perizie medico-legali accertarono il danno fisico subito dall’uomo. “E’ assurdo, a causa di tutto questo io sto convivendo 4 volte al giorno con l’insulina perché il diabete mi sale a 400 durante il giorno, tutti i giorni piango perché non ce la faccio più a resistere in queste condizioni.
Questo chirugo mi ha demolito e ho sentito dire che ancora lavora ancora in ospedale, è ingiusto mi ha rovinato la vita e non dovrebbe esercitare la professione – ci spiega, affranto. “Vorrei lanciare un appello alla direzione dell’azienda ospedaliera e fargli capire che questa persona non dovrebbe trovarsi ancora lì. Io sono rimasto invalido – conclude – ma i soldi non mi ripagheranno del danno che mi è stato arrecato”.