Area Urbana
Randagismo, parte il piano in Calabria: 30 nuovi canili e 3 ospedali veterinari, uno a Cosenza
CATANZARO – “Governare il randagismo. In questi anni la Regione Calabria si è finalmente dotata di uno strumento organico e strutturato per contrastare un fenomeno che rappresenta da anni una criticità sociale, sanitaria e di decoro urbano”. Lo dichiara una nota della Regione Calabria che precisa che “su iniziativa del vicepresidente della Giunta regionale, Filippo Pietropaolo, incaricato dal presidente Roberto Occhiuto anche sul dossier della Regolamentazione del randagismo e per il benessere degli animali da compagnia, grazie all’opera di sensibilizzazione del sottosegretario Wanda Ferro, sono state approvate nei mesi scorsi anche le Linee di indirizzo per la redazione del Piano regionale 2025-2027″.
Sterilizzazione, microchippatura, anagrafe e 30 nuovi canili
Il documento approvato disegna un quadro di interventi concreti e innovativi: dalla realizzazione di 30 nuovi canili regionali a tre ospedali veterinari distrettuali (a Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza), fino al potenziamento delle campagne di sterilizzazione, alla microchippatura obbligatoria e al completamento dell’anagrafe degli animali da compagnia. Anche questa – commenta Pietropaolo – rappresenta una scelta di civiltà che rafforza il volto europeo e moderno della Calabria.
Nuovi sistemi di tracciabilità, formazione per operatori e sanzioni
Accanto a queste azioni strutturali sono stati previsti anche incentivi per le adozioni dai canili, nuovi sistemi di tracciabilità, nuove e più efficaci campagne mediatiche ed educative, percorsi di formazione degli operatori e nuove norme di monitoraggio e sanzioni. Il Piano regionale, che verrà redatto dal Dipartimento Salute e Welfare seguendo le linee guida approvate, potrà contare su una copertura finanziaria fino a 6 milioni di euro, individuata nell’ambito della programmazione nazionale e comunitaria 2021-2027.
Il pacchetto di azioni include anche campagne di sensibilizzazione nelle scuole, iniziative di comunicazione rivolte ai cittadini e corsi per il personale addetto alla gestione delle strutture. Centrale il ruolo dei servizi veterinari delle ASP, che hanno dato ampia approvazione alle strategie delineate. È un lavoro di squadra – conclude Pietropaolo – che ci permette di affrontare finalmente il randagismo con strumenti moderni, trasparenti e duraturi, nel rispetto delle leggi nazionali e regionali più recenti.
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