COSENZA – “Il tessuto sociale e lavorativo calabrese è estremamente fragile e i tempi della giustizia cosentina possono rappresentare l’ulteriore spina nel fianco. Parliamo di quindici persone over 50, con famiglia, che difficilmente riusciranno e re-inserirsi nel “mercato” del lavoro. Il sistema di previdenza sociale non ha le adeguate tutele e i lavoratori attendono da oltre un anno e mezzo una risposta. Oggi abbiamo dovuto inscenare una protesta per avere un’audizione con la giudice che ha in carico la pratica di concordatovpreventivo presentata da Villa Sorriso.
Siamo stati ricevuti e le tempistiche garantite dalla giudice Savaglio in merito alla pronuncia sul concordato sono di circa due mesi. Speriamo che la situazione possa arrivare presto ad una risoluzione idonea alla tutela degli ex lavoratori- creditori di Villa Sorriso. Il ricorso al diritto fallimentare ha una storia legata a nomi e cognomi specifici qui a Cosenza e ci auguriamo che chi pecca di malagestione aziendale e non tutela i lavoratori dipendenti sia punito e non premiato”.
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