Area Urbana
Laureati in informatica e ingegneria dell’Unical tra i più richiesti d’Italia. 100% lavora dopo 2 mesi
RENDE – Ieri è arrivato un nuovo prestigioso riconoscimento dal QS World University Ranking by Subject 2023. Per la prima volta l’Unical è entrata nella classifica mondiale per la “Computer science”. Unica new entry in tutta Italia, insieme alla Bocconi di Milano. L’ateneo cosentino ha riconfermato la sua presenza anche in Fisica, in cui era entrata lo scorso anno. L’università della Calabria si conferma un ateneo all’avanguardia dove l’information technology. In particolare il settore delle nuove tecnologie assume livelli elevatissimi. Tanto che qualcuno ha definito l’Unical come la Silicon Valley Italiana in un connubio perfetto tra ricerca, innovazione e sviluppo sul campo.
I ricercatori Unical, ad esempio, hanno sviluppato per il Large Hadron Collider del CERN di Ginevra un innovativo sistema di giunzioni meccaniche per sistemi di vuoto ultra alto, basati su materiali metallici intelligenti a memoria di forma: componenti in grado di modificare la propria forma e le proprie dimensioni tramite variazioni di temperatura di alcune decine di gradi.
Unical al top in Computer Science
L’eccellenza dell’Unical in materia si riscontra anche nella didattica, dove i laureati dell’Università della Calabria in Informatica e in Ingegneria Informatica risultano tra i più richiesti d’Italia. Gli ultimi dati Almalaurea sull’occupazione, indicano che il 100% dei laureati Unical in Computer Science lavora dopo appena due mesi dalla conclusione del corso di studi, con un salario superiore alla media nazionale (1.750 euro ad un anno dalla laurea), dato ancora più significativo se si considera che la gran parte dei laureati trova occupazione in Calabria, dove i salari i sono generalmente più bassi che nel resto del Paese.
L’area di Cosenza ai primi posti per aziende ICT
«È un caso virtuoso, una “success story” in cui la qualità della didattica e della ricerca accademica hanno avuto un impatto fortemente positivo sul territorio, favorendone lo sviluppo. La presenza di dipartimenti di eccellenza nella ricerca in Informatica e Ingegneria informatica, unitamente alla disponibilità di laureati altamente qualificati in queste discipline – ha spiegato il Rettore dell’Unical Leone – ha favorito in maniera decisiva lo sviluppo del settore ICT in Calabria, portando l’area di Cosenza ai primi posti nazionali come numero di aziende operanti nel settore».
Intorno all’Unical sono nate numerose imprese spin-off che oggi costituiscono un polo ICT fiorente e di crescente impatto. «Ed il territorio – ha concluso Leone – è divenuto attrattivo anche per l’insediamento di industrie di rilevanza internazionale, come Ntt Data, Accenture e Atos Italia, che proprio tra qualche settimana aprirà la sua prima sede a Cosenza. Auspichiamo che anche nel campo della Fisica, dove entro un anno sarà completata e si avvierà STAR, una grande Infrastruttura di ricerca di rilevanza strategica nazionale, si possano creare impatti territoriali positivi in futuro».
Ad esempio, il primo febbraio scorso, ha preso ufficialmente il via ART4SEA Melting Art, Creativity and Marine Sciences to foster Ocean Literacy in the Mediterranean area.Un progetto promosso e coordinato da 3D Research, l’azienda spin-off del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale (DIMEG) dell’Università della Calabria che da 15 anni sviluppa tecnologie innovative per promuovere e valorizzare il patrimonio culturale terrestre e subacqueo. Sostenuto dalla EACEA (European Education and Culture Agency), con un finanziamento del programma Creative Europe di circa 1 milione di Euro, ART4SEA è il secondo progetto europeo che 3D Research vince come coordinatore dopo CREAMARE. Come il precedente, punta ad investigare e rendere proficuo il dialogo tra arte, creatività, scienza e tecnologia, stavolta con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico verso un maggiore rispetto dell’ambiente e in particolare di quello marino.
L’Università della Calabria è anche sede dell’hub di uno degli 11 Ecosistemi dell’Innovazione finanziati in Italia dal Pnrr, con l’obiettivo di trasferire sul territorio competenze d’avanguardia e saperi d’eccellenza per favorirne lo sviluppo. Il progetto è nato dalla collaborazione tra gli atenei statali di Calabria e Basilicata e le sedi Cnr, con l’endorsement dei due presidenti di regione e il coinvolgimento di un’ampia rete di soggetti pubblici e privati. un anno è arrivata la valutazione del ministero dell’Università e della Ricerca, che lo ha promosso con un punteggio altissimo: il secondo migliore d’Italia la proposta dell’Unical è al primo posto assoluto sia per quanto riguarda gli obiettivi e la qualità scientifica del programma di ricerca.
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