Area Urbana
Cosenza: il comando provinciale celebra Santa Barbara, patrona dei vigili del fuoco
Verrà allestita, a Palazzo dei Bruzi, la “pompieropoli” nella quale i bambini potranno cimentarsi, sotto forma di gioco, alle attività dei vigili del fuoco
COSENZA – Domani alle ore 11 sarà celebrata la Santa Messa presso la Chiesa di San Domenico a Cosenza. Ogni 4 dicembre gli uomini e le donne del corpo nazionale dei vigili del fuoco, festeggiano solennemente la loro Patrona: Santa Barbara.
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Il programma degli eventi:
Alle ore 11 alla chiesa di San Domenico in Piazza Tommaso Campanella la Santa Messa, sarà presieduta dall’amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi Cosenza-Bisignano, Monsignor Giuseppe Piemontese, concelebrata dal cappellano Don Piermaria Del Vecchio. Per le ore 12.15 (circa), in Piazza dei Bruzi il personale del comando provinciale dei vigili del fuoco, appartenenti al Nucleo specialisti Speleo-AlpinoFluviale (S.A.F.), si caleranno dalla sommità del prospetto principale del palazzo comunale, dispiegando due cortine tricolori. Verranno esposti dei mezzi ordinari e storici. Infine a cura dell’associazione nazionale dei vigili del fuoco verrà allestita la “pompieropoli” nella quale i bambini potranno cimentarsi, sotto forma di gioco, ad attività pratiche inerenti l’attività dei vigili del fuoco.
La storia
Si narra che Barbara di Nicomedia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscoro. La martire fu dapprima condannata ad essere bruciata viva ma, una volta sul rogo, le fiamme si spensero al contatto col suo corpo senza riuscire ad avere alcun effetto su di lei. Fu poi condannata alla decapitazione per mano del suo stesso padre che al “quattro del mese di Dicembre, regnante Massimiano Imperatore, ed essendo preside
Marziano…” (circa nel 228 d.C.), fu incenerito da un fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza la possibilità di redimersi.
La martire, nell’imminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù: “…tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, il quale comandasti ai nuvoli che piovessero sovra i buoni e sovra i rei, andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita l’orazione della tua ancilla… Pregoti il Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua laude farà memoria di me e del mio martirio,…mandali grazia per tua misericordia”…
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