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Servizio Lavanolo Asp Cosenza, sindacati: “da Hospital Service proposta inaccettabile”

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Servizio Lavanolo Asp Cosenza, sindacati: “da Hospital Service proposta inaccettabile”

I sindacati fanno sapere che “i lavoratori sono pronti ad occupare la sede dell’ASP di Cosenza”. La Hospital Service ha intimato loro di procedere con la firma del contratto di assunzione entro il 3 agosto, pena l’esclusione dal lavoro

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COSENZA – Dopo la protesta davanti la sede dell’Asp di via Alimena solo pochi giorni fa, su richiesta delle organizzazioni Filcams CGIL Pollino Sibaritide Tirreno e Uiltec, si è tenuto venerdì un incontro convocato dal commissario dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, relativo al cambio appalto dei lavoratori del servizio di Lavanolo ospedaliero della sanità pubblica provinciale, che da settembre dovrebbe essere assegnato alla ditta Hospital Service di Chieti. I lavoratori sono ancora dipendenti dell’azienda ferrarese Servizi Ospedalieri, con rapporto di lavoro part time di 27 ore settimanali alle condizioni salariali previste dal CCNL delle Lavanderie industriali.

“Condizioni di assunzione inaccettabili”

All’incontro però, “la Hospital Service non ha partecipato chiedendo un rinvio al 2/3 agosto e nel frattempo – fanno sapere i sindacati in una nota a firma di Andrea Ferrone, segretario generale Filcams CGIL Pollino Sibaritide Tirreno e di Marco Pacenza, segretario UIL Tec – la stessa azienda ha inviato alle maestranze una proposta di assunzione inaccettabile in quanto, in violazione della Legge regionale 16 del 2012 che prevede il riassorbimento alle medesime condizioni contrattuali (clausola sociale), vorrebbe ridurre a 15 ore le ore settimanali di lavoro ed il cambio di CCNL, peggiorativo dal punto di vista economico. In sostanza taglierebbe di quasi la metà il salario dei lavoratori, peraltro già insufficiente e gravato dall’aumento dell’inflazione; una beffa per l’ASP che si vedrebbe ridurre e drasticamente la qualità del servizio ai degenti ospedalieri”.

“Inoltre, l’azienda intima alle maestranze di procedere con la firma del contratto di assunzione entro il 3 agosto, pena l’esclusione dal lavoro”. Le organizzazioni sindacali fanno sapere che “si opporranno con viva decisione a questo tentativo becero di selvaggio sfruttamento dei lavoratori e rivolge un accorato appello al commissario ASP di recedere dall’assegnazione dell’appalto, in quanto le condizioni proposte sono illegali. Alla politica regionale, infine, abbiamo espresso la richiesta – scrivono – di sostenere la battaglia dei lavoratori e del sindacato”.

La diffida dei sindacati

“Questa mattina – scrivono Pacenza e Ferrone – abbiamo inviato regolare diffida alla ditta subentrante, per conoscenza recapitata anche al Prefetto di Cosenza, preavvisando che i lavoratori sono pronti ad occupare congiuntamente a FILCAMS CGIL comprensoriale e UIL tec la sede dell’ASP di Cosenza qualora si dovesse persistere in tale inaccettabile atteggiamento. Confidiamo, altresì, nel buonsenso dr. Graziano a cui già venerdì abbiamo esposto la vertenza de quo e preso atto della sua determinazione a risolvere il problema nell’interesse di ASP e dei lavoratori tutti”.

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