Area Urbana
A Cosenza per parlare di brand fake, come garantire la qualità dei prodotti commerciali
Oltre ad essere un problema economico per aziende e governi, la contraffazione può rappresentare un rischio notevole per la salute pubblica
COSENZA – Sarà Riccardo Barberi, Direttore del Dipartimento di Fisica a discutere di tracciabilità e autenticazione e delle sfide da vincere per garantire la qualità dei prodotti commerciali. L’iniziativa è in programma a Villa Rendano a Cosenza, giovedì 10 febbraio alle ore 17, in presenza ma su prenotazione. Negli ultimi anni il problema della contraffazione di prodotti ha assunto proporzioni allarmanti. Solo nell’Unione Europea, il costo delle frodi e della relativa corruzione è stimato in circa 140 miliardi di euro all’anno, cioè non molto inferiore al bilancio annuale della stessa UE, che è di circa 170 miliardi di euro per il 2022.
Oltre ad essere un problema economico per aziende e governi, la contraffazione può rappresentare un rischio notevole per la salute pubblica, per esempio quando si ha a che fare con la contraffazione di prodotti alimentari o farmaceutico/medicali. In apparenza, le copie contraffatte possono essere talmente fedeli all’originale che gli stessi produttori possono incontrare difficoltà nel distinguere il prodotto originale da una sua copia non autorizzata. La qualità reale della copia è però sempre inferiore all’originale, quando non è dannosa, con tutti i problemi che ne conseguono.
A causa di questo, sono oggi necessarie soluzioni tecniche sempre più efficaci, che forniscano un valido supporto per l’autenticazione, l’identificazione e la tracciabilità delle merci. Le “funzioni fisiche non clonabili” (PUF) sono oggi alla base dei sistemi di anticontraffazione innovativi, con elevatissimi livelli di sicurezza. Un sistema PUF non memorizza chiavi statiche per operazioni crittografiche, ma genera informazioni “segrete” uniche e inviolabili. Questi codici segreti dipendono da funzioni generate in modo complesso da quantità fisiche che non possono essere controllate nemmeno da chi realizza il sistema di sicurezza. Ciò pone le basi del nuovo paradigma della Cyber Physical Security, quando le tecniche informatiche tipiche della Cyber Security si incrociano con quelle della scienza e tecnologia dei materiali, generando soluzioni anticontraffazione di nuova concezione, che possono garantire la qualità dei prodotti commerciali anche con sistemi a basso costo e quindi potenzialmente a grande diffusione.
L’introduzione dei lavori sarà affidata a Peppino Sapia, docente UniCal e coordinatore scientifico di AgoràLAB. A coordinare l’incontro Anna Cipparrone, direttore del Museo multimediale Consentia Itinera. L’evento si svolgerà in presenza ma è richiesta la prenotazione inviando un’email a: prenotazionivillarendano@gmail.com.
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