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Operazione “Reset”, revocati i domiciliari per l’ex Assessore di Rende Pino Munno

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Operazione “Reset”, revocati i domiciliari per l’ex Assessore di Rende Pino Munno

Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha disposto il divieto di dimora per l’ex assessore comunale di Rende in tutta la provincia di Cosenza

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CATANZARO – Il tribunale della libertà di Catanzaro ha revocato gli arresti domiciliari per l’ex assessore del Comune di Rende Pino Munno, difeso dall’avvocato Enzo Belvedere, finito nell’inchiesta della DDA di Catanzaro “Reset“, ed ha imposto il divieto di dimora in tutta la provincia di Cosenza. L’accusa per l’ex assessore sarebbe quella di aver ottenuto voti in cambio della gestione di alcuni beni. In particolare, nell’ordinanza di arresto si leggeva che “in cambio di un cospicuo pacchetto di voti, recuperato dal gruppo ‘ndranghetista, Munno e Manna, relativamente ai rispettivi ruoli pubblici, avrebbero favorito la sotto-articolazione ‘Gruppo D’Ambrosio’, mediante l’aggiudicazione di gare (in primis l’affare del ‘palazzetto’) e assicurando un perpetuo trattamento di favore comprensivo di lavori di urbanistica e di favoritismi lavorativi, nonché una serie di utilità (date/promesse) che, come detto, determinavano i D’Ambrosio a rinunciare ai classici 100 euro per voto”. Munno già in fase di interrogatorio di garanzia aveva prodotto una lunga memoria difensiva

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