Dal mondo
Duro colpo ai narcos e 4,3 tonnellate di cocaina sequestrate: 38 arresti tra Europa e Colombia
Oltre 4mila chilli di cocaina per un valore di mercato al dettaglio di 240 milioni di euro. Un sequestro, che viene considerato dagli investigatori uno dei più importati mai avvenuti in Europa
TRIESTE – Un traffico internazionale di droga, 4,3 tonnellate di cocaina e 2 milioni di euro in contanti sotto sequestro e 38 misure cautelari eseguite. Sono i numeri di un’operazione del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Trieste, coordinato dalla Dda, che ha portato ad uno dei più importanti sequestrati di cocaina mai avvenuti in Europa. Si stima che questa quantità, 4.300 chili, sia stata pagata circa 96 milioni di euro dai gruppi criminali acquirenti. Sul mercato italiano la vendita al dettaglio ne avrebbe più che duplicato il valore finale, arrivando a un prezzo di almeno 240 milioni di euro. Nel corso dell’operazione, oltre a diversi veicoli, tra cui un tir e un suv del valore di oltre 100mila euro, sono stati sequestrati anche 1,8 milioni di euro in contanti: risorse finanziarie e patrimoniali sottratte alla disponibilità di agguerrite organizzazioni criminali grazie al lavoro degli specialisti della Guardia di finanza, che hanno agito a stretto contatto e in perfetta unità d’intenti con l’autorità giudiziaria.
Colpo durissimo ad uno dei più importanti gruppi di narcotrafficanti
Dopo l’estradizione negli Stati Uniti di “Otoniel” ovvero Dario Antonio Usuga David, capo della temuta e potente organizzazione criminale del “Clan del Golfo”, un altro duro colpo al gruppo più importante tra i narcos colombiani è stato inferto dalle indagini del Nucleo PEF Guardia di Finanza di Trieste.
Dalle prime ore di oggi, oltre 60 finanzieri stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che coinvolge 38 persone tra Italia, Slovenia, Croazia, Bulgaria, Olanda e Colombia, tutte accusate di traffico internazionale di stupefacenti. Le attività investigative, protratte da più di un anno ed iniziate con la cooperazione della Magistratura e della Polizia Colombiana, unitamente all’Agenzia statunitense Homeland Security Investigations, hanno consentito di ricostruire la fitta rete di rapporti tra i produttori di cocaina sudamericani e gli acquirenti sul territorio nazionale ed europeo, facenti capo a noti contesti di criminalità organizzata operanti in Veneto, Lombardia, Lazio e Calabria. Nel mezzo della filiera di distribuzione, inoltre, sono stati individuati importanti broker e grossisti nonché vari addetti al trasporto, tutti oggetto delle odierne misure restrittive.
Indagini anche con agenti sotto copertura
Non solo investigazioni tecniche e di tipo classico: le evidenze probatorie, in questo caso, sono state raccolte anche mediante l’uso di agenti “sotto copertura”, che si sono infiltrati nell’organizzazione simulando di gestire la parte logistica dei traffici. La raccolta delle prove è stata resa possibile attraverso ben 19 “consegne controllate” consecutive, sviluppatesi fra maggio 2021 ed il maggio 2022, grazie alle quali sono stati individuati importanti mediatori nel sistema del narcotraffico mondiale e un cospicuo numero di vettori che operavano sia in territorio nazionale che estero.
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