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Il Giubileo del Duomo di Cosenza. Su Rai 1 la Santa Messa in diretta dalla Cattedrale

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Il Giubileo del Duomo di Cosenza. Su Rai 1 la Santa Messa in diretta dalla Cattedrale

La cerimonia è presieduta dall’arcivescovo di Cosenza- Bisignano Monsignor Nolè

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COSENZA – La Santa Messa della domenica viene trasmessa questa domenica (alle ore 11) dalla Cattedrale di Cosenza in Diretta su Rai 1. La cerimonia è presieduta dall’arcivescovo di Cosenza- Bisignano Monsignor Nolè. Il duomo della città ha dato da poco il via alla celebrazione degli 800 anni, con l’apertura della porta Santa e la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Emil Paul Tscherrig, Nunzio apostolico in Italia, che ha aperto l’anno giubilare per l’ottavo centenario della consacrazione della cattedrale di Cosenza. il 30 gennaio 1222 quando, alla presenza dell’imperatore Federico II , il legato pontificio  Niccolò de Chiaramonti, cardinale vescovo di Frascati, dedicava la nuova Chiesa ricostruita dopo il terremoto del 1184. L’aveva voluta e seguita personalmente l’arcivescovo Luca Campano, che fu scrivano dell’abate Gioacchino da Fiore. Nelle linee artistiche gotico-medioevali emerge sia la lineare sobrietà monastica quanto la forza della luce del pensiero florense.

Papa Francesco ha fatto pervenire all’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Francescantonio Nolè, un messaggio che sarà guida per l’anno giubilare, nel corso del quale i fedeli potranno ottenere l’indulgenza plenaria concessa dalla Penitenzieria Apostolica. Nel suo messaggio il Pontefice evidenza che «Fiera del tesoro d’arte e di storia che possiede nella sua antica cattedrale, Cosenza rende grazie a Dio per il bene che dal tempio si è irradiato nel corso dei secoli e si sente al tempo stesso incoraggiata a rinnovare, a partire dal centro propulsore della vita diocesana, il desiderio della missione e della testimonianza di Gesù all’uomo di oggi, in ogni ambiente in cui vive, con una attenzione particolare per le periferie esistenziali» e richiamando la figura di Cristo «pietra d’angolo» invita i cosentini a guardare alla bellezza del tempio per ravvivare «in quanti lo frequentano e lo visitano il desiderio di Dio, il legame con le proprie radici e la coesione tra i membri della comunità». Ricordando il cammino pastorale e storico della Chiesa bruzia il Pontefice ha anche avuto una attenzione particolare all’università della Calabria per una pastorale universitaria dove si costruisca quella particolare sinergia e quell’alleanza tra evangelizzazione e cultura per itinerari educativi che favoriscano «il bene comune, la promozione della giustizia sociale, della legalità e della dignità umana».

Il metropolita di Cosenza-Bisignano, che simbolicamente ha attraversato la porta della chiesa madre con l’antica stauroteca donata da Federico II , ha ricordato che il vero tempo di grazia richiede la sequela di Cristo «che è porta e allo stesso tempo via di salvezza. Vogliamo accogliere l’invito del Papa a farci pellegrini verso l’uomo e le periferie esistenziali — ha aggiunto — uscendo dal tempio dopo esservi entrati ed aver fatto esperienza del suo amore e della sua misericordia. Questo ottavo centenario non è solo un momento celebrativo ma un annuncio di speranza per la nostra terra ferita da tante difficoltà e che vuole riprendere il cammino dopo il grande snodo epocale e drammatico della pandemia».

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