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Tamponi ai vaccinati, feste in piazza e cenoni. È già polemica sulla “stretta” di Natale

Italia

Tamponi ai vaccinati, feste in piazza e cenoni. È già polemica sulla “stretta” di Natale

Il Super green pass sembra non bastare più e il Governo è pronto a una nuova stretta per le festività natalizie

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COSENZA – Non sarà un Natale blindato come quello dello scorso anno, ma l’avanzata inesorabile dei positivi, l’insidia della variante Omicron e la paura per una possibile escalation di contagi dovuti ad una maggiore circolazione delle persone nei periodi di festa, ha spinto il Governo a decidere per l’introduzione di una nuova stretta “natalizia”, con buona pace dei milioni di italiani vaccinati, di chi sta correndo a fare la terza dose e di chi pensava di poter evitare ulteriori limitazioni dopo l’introduzione del “Super green pass”. Sulle nuove restrizioni è andata all’attacco Giorgia Meloni che parla di “Governo che va a tentoni” e chiede le dimissioni di Speranza.

Si attendono i nuovi dati sul contagio

Occhi puntati sulla cabina di regina convocata per giovedì prossimo (si attendono i nuovi dati sul contagio e sull’Omicron) dove si studieranno le nuove misure per Natale e Capodanno, mentre molte Regioni stanno già introducendo limitazioni con ordinanze locali, cancellazioni di concertoni ed eventi per l’ultimo dell’anno e introducendo l’obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca. “Nulla è ancora deciso, ma c’è molto da lavorare e per questo in cabina di regia questa settimana passeremo in rassegna eventuali provvedimenti in vista delle vacanze di Natale”, ha detto il premier Mario Draghi ribadendo che “la priorità è procedere con la massima velocità alla terza somministrazione di vaccino“.

Secco no dei Governatori ai tamponi

Draghi nel frattempo ha già ricevuto un secco no da parte di alcuni Governatori (anche quello della Calabria Occhiuto) sull’ipotesi di un eventuale utilizzo dei tampone anche alle persone vaccinate per accedere a grandi eventi pubblici, stadi, concerti e discoteche mentre non ci sarebbe l’obbligo per cinema e teatri. Allo studio del Governo anche la sola raccomandazione a limitare il numero dei commensali nei cenoni di Natale e Capodanno ed evitare dunque cene o pranzi troppo affollati nelle case, soprattutto con estranei. Per i ristoranti resta valido l’utilizzo del “Super green Pass” per poter accedere nei locali. Sul tavolo del Governo anche l’obbligo di vaccinazione per alcune particolari categorie che lavorano a contatto con il pubblico, il possibile utilizzo di mascherine FFp2 sui mezzi di trasporto e un ulteriore riduzione della durata del green pass da nove a sei mesi.

Boom di tamponi in farmacia per le feste

Super lavoro in farmacia, dove milioni di persone – tra i quali tanti vaccinati – stanno ricorrendo al tampone rapido in vista del Natale. Ad aumentare il normale carico di lavoro, le tante persone in partenza per ritornare in famiglia per le vacanze, ma anche chi per il 24 e 25, decide di assumere qualche precauzione in più, come testarsi, anche se ha già ricevuto il vaccino. A descrivere il quadro è Roberto Tobia, segretario Nazionale di Federfarma, che sottolinea come “due terzi dei tamponi fatti ogni giorno in Italia sono processati nelle farmacie. L’aumento c’è un po’ ovunque ma la situazione”, precisa, “è sotto controllo.  Accanto ai tamponi per i non vaccinati, quello che si osserva è un aumento di tamponi fatti come gesto di generosità verso gli altri. “Molti cittadini, visto l’aumento dei contagi anche tra vaccinati e la variante omicron che imperversa, vogliono testarsi per verificare di non esser positivi asintomatici. E’ un gesto di responsabilità e tutela verso i propri cari, magari più anziani, con cui siederanno a tavola a festeggiare. La maggior parte degli italiani sta mostrando grande senso di maturità“. Nonostante il pienone, precisa, “non arrivano segnalazioni di particolari criticità, salvo qualche coda in più nei giorni festivi, quando alcune farmacie sono chiuse per il giorno di riposo. Da questo punto di vista, però, ci sono molte differenze tra territorio e territorio. In alcune regioni, ad esempio – conclude – le farmacie fanno tamponi anche fuori dagli orari di apertura, aprono esclusivamente per fare questo”.

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