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A Rende contro il blocco del DDL Zan: “occuparsi dei diritti è dovere di tutti”

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A Rende contro il blocco del DDL Zan: “occuparsi dei diritti è dovere di tutti”

“Occuparsi dei diritti è un dovere delle istituzioni”. A Rende oggi, davanti la sede del Comune, il presidio contro il blocco in Senato del DDL Zan

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RENDE – La votazione che ha interrotto l’iter legislativo del DDL contro l’omotransfobia ha provocato numerose reazioni in tantissime città italiane. Il movimento LGBTQI+ ha promosso numerose manifestazioni di protesta in altrettante piazze italiane e tra queste oggi, c’è anche Rende che si è unita al grido di rabbia contro chi ha interrotto un percorso importante per la tutela dei diritti di tutti. La votazione segreta in Senato da più parti è stata definita vergognosa, soprattutto nell’esultanza successiva; un atto contro la libertà per la quale è necessario un cambiamento culturale e sociale.

L’Italia avrebbe potuto fare un passo in avanti contro l’omofobia, e per l’educazione alla parità e alla libertà. Per questi motivi Arcigay e l’assessorato alle pari opportunità del comune di Rende hanno promosso una manifestazione davanti il Municipio “che – ha spiegato l’assessora alle pari opportunità Lisa Sorrentino – oggi resta aperto per testimoniare la vicinanza doverosa nei confronti di persone che chiedono maggiori diritti e garanzie“.

“Sono tante le realtà presenti e altre si stanno unendo. Tante sono le associazioni che hanno voluto partecipare compatte ad un’iniziativa a difesa dei diritti. Quando è uscita la notizia del DDL Zan – spiega Sorrentino – sono saltati fuori anche tanti odiatori, ed il fatto che ci siano risposte di odio quando si parla di diritti, vuol dire che è importante quello per cui ci stiamo battendo. Garantire i diritti delle persone non toglie qualcosa ad altri. E’ necessario però sensibilizzare sui diritti umani e anche le istituzioni dovrebbero rivedersi nei trattati internazionali, nella Carta costituzionale: è un dovere”.

Foto e video di Marco Belmonte
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