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Tortora, pestata per aver dato dell’acqua ad alcuni cani. Identificati i 4 aggressori

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Tortora, pestata per aver dato dell’acqua ad alcuni cani. Identificati i 4 aggressori

Un’aggressione violenta mentre si trovava in vacanza a Tortora. Sarebbero state indentificate 4 persone originarie del napoletano

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TORTORA – Sarebbero state identificate dai carabinieri le 4 persone (un intero nucleo familiare nel napoletano) che il 6 agosto fa hanno aggredito e picchiato brutalmente Beatrice Lucrezia Orlando, una ricercatrice di Potenza che si trovava in vacanza a Tortora. La donna sarebbe stata aggredita, come aveva denunciato la stessa insegnante con un post sulla sua pagina Facebook, solo per essersi presa cura di alcuni cagnolini denutriti e avergli dato dell’acqua posizionando una ciotola. Le persone indentificate sarebbero due uomini e due donne. Un’aggressione violenta quella subita dalla dona finita prima all’ospedale di di Praia a Mare e poi a quello di Potenza e che le sono costate la rottura di alcuni denti, della mandibola e diverse contusioni con una prognosi di 24 giorni.

Sul caso stanno indagando i carabinieri che hanno ascoltato anche alcuni cittadini e ovviamente il racconto della donna che ha fornito tutti i dettagli. “Mi hanno pestata a sangue solo perché ho cercato di prendermi cura di alcuni cagnolini denutriti. Nessuno mi ha difesa – aveva racconto con difficoltà la 42enne, sposata e ricercatrice in economia e innovazione sostenibile presso l’Università di Ferrara” che con coraggio aveva raccontato sul suo profilo FB quanto accaduto denunciando anche che nessuno ha avuto il coraggio di correre in suo soccorso in una strada comunque trafficata. Sulla vicenda era arrivata la solidarietà del sindaco di Tortora Antonio Iorio: “ho contattato la dottoressa Beatrice Lucrezia Orlando portandole la solidarietà dell’amministrazione. Appena ritornerà a Tortora sarà nostro dovere accoglierla nel migliore dei modi. La nostra cittadina non è violenta e quanto è successo non deve e non può passare inosservato, ma, soprattutto, non deve più accadere. Sto seguendo la situazione personalmente in giornata ho anche parlato con il maresciallo dei Carabinieri di Praia a Mare, che mi ha garantito che le indagini stanno facendo il loro corso e che gli autori di questo gesto ignobile riceveranno quanto meritano“.

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