Provincia
Chiuse le indagini per Vincenzo Cesareo e altre tre persone
Le accuse, a vario titolo, sono di presunto peculato, abuso d’ufficio, falso e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente
COSENZA – Notificata la chiusura delle indagini per Vincenzo Cesareo, già direttore sanitario dello Spoke Ospedaliero di Cetraro-Paola finito al centro di un’inchiesta della Procura di Paola, guidata da Pierpaolo Bruni e di altre persone: Salvatore Pace, Nicola Lucieri, Franco Tripicchio. A Cesareo, balzato agli onori della cronaca per la frase “Porta chi vuoi che gli facciamo il tampone a tutti…pure ai gatti”, vengono contestati 129 episodi, molti dei quali legati all’utilizzo improprio dell’auto di servizio di proprietà dell’Asp di Cosenza.
L’ex direttore sanitario dello Spoke Ospedaliero di Cetraro-Paola, oggi in pensione, è indagato anche per aver sottoposto illegittimamente soggetti a lui vicini a tamponi per l’individuazione virus SarsCov2, nelle strutture pubbliche da lui dirette e vaccini anti-covid. Le accuse sono di presunto peculato, abuso d’ufficio, falso e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Secondo l’accusa, Franco Tripicchio con la complicità di Cesareo avrebbe «dichiarato falsamente di essere caduto accidentalmente inducendo in errore la dottoressa che avrebbe ricevuto la sua falsa attestazione e proceduto con eseguire una Tac». Lucieri, invece, risulta coinvolto «nell’alterazione di un bando per reclutare 20 persone all’Asp». Infine, Salvatore Pace viene accusato di aver abusato della sua professione, e in qualità di medico dell’Asp si sarebbe «appropriato di alcune dosi di vaccino per somministrarle a conoscenti». Gli indagati ora avranno 20 giorni di tempo per scegliere se farsi interrogare o presentare una memoria difensiva.

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