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Cosenza, Morcavallo: “consiglio comunale solo per votare sfilza di riconoscimenti”

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Cosenza, Morcavallo: “consiglio comunale solo per votare sfilza di riconoscimenti”

Il consigliere Morcavallo sottolinea “l’imperdonabile assenza nell’elenco delle onorificenze del colonnello Medico Michele Tirico. Inoltre “sarebbe stato opportuno discutere di temi di stretta attualità come l’emergenza rifiuti”

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COSENZA – Il consigliere comunale Enrico Morcavallo interviene sulla prossima convocazione del Consiglio, mercoledì 21 luglio, che “avrà due ordini del giorno; il secondo prevede il conferimento della cittadinanza onoraria – tra gli altri – al commissario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo. Nel primo, invece, l’approvazione del verbale della precedente seduta del 28 giugno 2021″.

“Mi chiedo – scrive Morcavallo – quanto fosse necessario riunire il civico consesso per votare solo una sfilza di riconoscimenti. Si parla di illustri personalità in prima linea in questi lunghi e difficili mesi di lotta al Covid, ma il loro impegno e il conseguente riconoscimento non impongono interventi di somma urgenza. Insomma, nulla di improrogabile. A questo mi preme sottolineare l’imperdonabile assenza nell’elenco delle onorificenze del colonnello medico Michele Tirico, primo direttore sanitario presso il Complesso Ospedaliero Campale allestito dall’Esercito Italiano nella città di Cosenza, rimasto in carica fino a gennaio del 2020, nel periodo più duro della lotta al virus. Il suo impegno e quello dei suoi colleghi avrebbero meritato maggiore attenzione”.

“Così come, sarebbe stato opportuno prosegue il consigliere di Cosenza – discutere nella prossima riunione dei temi di stretta attualità: l’emergenza rifiuti, ad esempio, ancora oggi senza un’apparente soluzione definitiva. Il blocco della raccolta, le immagini del centro storico invaso dalla spazzatura, le novità emerse dalla riunione dell’Ato e le iniziative intraprese dalla Regione e subito finite al centro di roventi polemiche evidentemente non meritano l’attenzione del Consiglio. Il cattivo odore proveniente dai sacchi di immondizia sparsi per la città costringono i cittadini ad opporre una strenua resistenza mentre i pochi turisti presenti e in arrivo cercano di scansare i bustoni e trattengono il fiato indossando la mascherina. Uno spettacolo raccapricciante e di cui non andare fieri. E poi c’è il solito problema della distribuzione della risorsa idrica: rubinetti a secco, costanti rotture e riduzione della portata non consentono ai cittadini cosentini di godere di un sacrosanto e “costoso” diritto”.

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