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Sbarco di immigrati, fermati 3 scafisti. Demolite 11 ‘carrette del mare’
REGGIO CALABRIA – La barca a vela era stata intercettata il 18 marzo scorso a Capo Spartivento.
La Polizia ha fermato tre persone di nazionalità ucraina con l’accusa di essere gli scafisti dell’imbarcazione a vela di 12 metri, con 45 immigrati a bordo, intercettata martedì scorso da un guardacoste della Guardia di finanza a circa trenta miglia al largo di Capo Spartivento, in provincia di Reggio Calabria. Le indagini, condotte in collaborazione dal Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia e dal Commissariato di Palmi della Polizia di Stato, hanno consentito di accertare che la stessa imbarcazione a vela, nell’ottobre del 2013, aveva trasportato in Calabria altri 46 immigrati irregolari consentendone lo sbarco nella zona di Seminara. Dalle indagini, inoltre, è emerso che uno dei tre scafisti dell’imbarcazione intercettata al largo di Capo Spartivento aveva partecipato anche allo sbarco dell’ottobre scorso. Ai tre ucraini fermati viene contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un contributo informativo è stato fornito alle indagini dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, dalla Capitaneria di porto di Gioia Tauro e dalla Compagnia di Palmi della Guardia di finanza. L’imbarcazione utilizzata per il trasporto illegale di immigrati è stata posta sotto sequestro.
Completate le demolizioni delle “carrette del mare”
Intanto ieri è terminata l’opera di demolizione e bonifica di 11 imbarcazioni utilizzate, prevalentemente nell’anno 2013, dai migranti irregolari giunti sulle coste della Locride. L’attività è stata realizzata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Reggio Calabria che, anche a seguito delle comunicazioni della Prefettura e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica, ha individuato con un bando di gara una ditta specializzata con la quale ha stipulato una convenzione per la cessione con obbligo di demolizione e smaltimento delle imbarcazioni. Delle undici unità interessate, 9 si trovavano nel “Porto delle Grazie” di Roccella Jonica mentre le altre due, lungo gli arenili rispettivamente dei comuni di Camini e Casignana, ormai ridotte in rottami dalle numerose mareggiate. I lavori di demolizione e contestuale smaltimento dei rottami, ormai ultimati, hanno permesso di salvaguardare la sicurezza lungo gli arenili interessati e del Porto delle Grazie, garantendo nuovi spazi per l’ingresso di imbarcazioni da diporto e l’arrivo di turisti in vista dell’imminente stagione estiva. Inoltre la demolizione di tali imbarcazioni, la maggior parte delle quali pericolanti ed a rischio affondamento, ha consentito la tutela dell’ambiente marino da eventuali inquinamenti.
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