Calabria
Stati generali Calabria, Spirlì: “sui vaccini la matematica non è un opinione”
Il presidente facente funzioni ha aperto l’incontro degli stati generali della Calabria sottolineando di non aver alcuna intenzione di ‘chiudere la Calabria’. Dito puntato anche sulla mole di debito della sanità calabrese che pesa come un macigno sul diritto alla salute dei calabresi
CATANZARO – Terapie intensive, posti ordinari, vaccini e soprattutto un debito sanitario che pesa come un macigno sulla sanità in Calabria, divorata nel corso degli ultimi trent’anni e non può bastare un commissario che lavora da tre mesi a sanare questo problema. Spirlì aprendo gli stati generali in corso alla Cittadella ha annunciato la volontà di trasmettere entro oggi una missiva al premier Mario Draghi per chiedere di discutere dell’azzeramento del debito. Spirlì ha annunciato che il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario nazionale per l’emergenza Covid19, sarà in settimana in Calabria ed ha poi posto l’accento sulla polemica dei vaccini: “Tutti si chiedono perché siamo all’80% delle vaccinazioni rispetto alle dosi che abbiamo a disposizione, la matematica non è un opinione perché va compresa la difficoltà iniziale con la quale siamo partiti e oggi stiamo facendo salti mortali”.
“Abbiamo ricevuto Pfizer, Astrazeneca e Moderna 282.989 dosi, ne abbiamo somministrate tra prima e seconda dose 212.994. Sono in giacenza 70.296 vaccini e ci è stato chiesto dal Governo di tenere da parte il 30% delle dosi ricevute. Significa che siamo andati addirittura sotto il 30% e oltre il numero dei vaccinati rispetto alle dosi che ci sono arrivate. Se non avessimo fatto questo come avremmo potuto garantire la seconda dose per tempo ai primi vaccinati?”.
Spirlì ha fatto nuovamente il punto su uno dei drammi che in questo momento sta vivendo la Calabria con l’aumento dei contagi nelle ultime settimane, ovvero quello delle strutture sanitarie e ospedaliere: “in terapia intensiva sono 37 in tutta la Calabria, i ricoverati 305, in isolamento 8.331 purtroppo sono 762 le persone che abbiamo perso.
La scuola e la zona rossa
“Passo la vita ad invitare i giovani all’istruzione ma c’è un momento in cui bisogna essere lucidi l’istruzione non è data dai luoghi. Ci sono stati investimenti per garantire tutto quello che serve ai giovani a fare la Didattica a distanza. All’interno di una pandemia così forte ritengo che riflettere su un breve periodo di Dad non possa far altro che salvare delle vite, dei giovani e delle loro famiglie. Alcuni dicono chiudetele a zone, può funzionare ma forse no”.
“Il black out regionale non è auspicabile, abbiamo patito la zona rossa e spero che il Governo non decida in tal senso. Ho fatto partire tavoli tecnici e specifici su ogni attività e non ho mai deciso da solo ma condivido con Giunta e Consiglio e soprattutto con le categorie”. “Cancellate il pregiudizio che sta circolando su Spirlì che vuole chiudere la Calabria, io non ho chiavi neanche alle porte di casa mia”.
Sfido chiunque a prendere il timone di una regione come la nostra in piena pandemia. Sfido chiunque a prendere anche una decisione in questo momento. Noi non siamo i più bravi ma siamo quelli chiamati a prendere decisioni in un momento in cui tocca farlo. L’arma delle dimissioni è un’arma contro, è un modo di abbandonare la nave quando questa affonda e qui nessuno abbandona la nave. Si rimane qui per portarla al porto sicuro.
Longo: «vaccinazione procede»
«Non abbiamo – ha dichiarato il commissario Longo – intasamento di terapie intensive, che sono occupate in minima parte. Anche i posti di terapia intensiva non covid sono occupati in minima parte. La situazione in Calabria, dal punto di vista dei contagi, è leggermente in aumento, come nel resto del nostro Paese».
«Speriamo – ha poi aggiunto – che ci sia un miglioramento giorno dopo giorno, poi bisogna programmare il futuro. Per quanto riguarda la vaccinazione, dopo il blocco di AstraZeneca, che ha penalizzato un po’ tutta l’Italia e, compatibilmente con gli arrivi dei vaccini, stiamo continuando a procedere. Le piattaforme funzionano bene, finalmente».
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