Italia
Verso nuove misure restrittive. Stop a palestre e piscine, chiusura bar e locali alle 18 e la domenica
 
																								
												
												
											Governo sotto il pressing di Regioni e scienziati pronto a varare nuove misure restrittive. Ma Conte insiste per evitare il lockdown totale. Si va verso lo stop a palestre e piscine, l’anticipo di orari alla chiusura dei locali, ma no al divieto circolazione. Possibile stop agli spostamenti tra Regioni e a tutti i concorsi pubblici e privati
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COSENZA – Sempre più alle strette, con il pressing di alcuni governatori e la richiesta degli scienziati, il Governo è pronto a varare nuove misure restrittive per arginare la crescita dei contagi da coronavirus con un DPCM in via di definizione. Secondo il bollettino del ministero della Salute sono 19.644 i nuovi casi individuati nelle ultime 24 ore, per un totale dall’inizio dell’emergenza che ha superato i 500mila contagiati.
Stop a locali alle 18 e la domenica
Non un lockdown totale, come chiesto da De Luca, ma diverse limitazioni a cominciare dalla chiusura di palestre e piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e l‘anticipo sugli orari di bar e locali alle 18 nei giorni feriali, mentre sarebbero sospese h24 la domenica e i giorni festivi. Resterebbe consentita, senza limiti di orario, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive “limitatamente ai propri clienti”. E’ consentita fino alle ore 24:00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Possibile chiusura dei centri commerciali e negozi durante il week-end nelle zone a più alto contagio e possibile blocco agli spostamenti tra le Regioni. Sono questi, secondo quanto si apprende da diverse fonti di governo, gli interventi principali contenuti della bozza di cui si è discusso questa mattina nella riunione tra il premier Giuseppe Conte, e i capi delegazione della maggioranza. Misure che potrebbero essere contenuti nel nuovo Dpcm. Nel pomeriggio il ministro della Salute Roberto Speranza ha convocato il Comitato tecnico scientifico. La riunione con gli esperti che dovrebbero analizzare proprio le possibili nuove misure per frenare la crescita dei contagi. L’anticipo della chiusura dei locali, si apprende ancora, non comporterebbe però un anticipo del coprifuoco in termini di divieto di circolazione. Nel corso dell’incontro si è parlato anche del possibile ripristino del divieto di spostamento tra le Regioni ma non sarebbe ancora stato deciso se la misura entrerà o meno nel decreto. Secondo quanto prevede il testo, in via di definizione, “è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.
Scuole, primo ciclo in presenza
Nodo abbastanza complesso quello delle scuole. “Questa settimana – si legge nel report dell’Istituto superiore di sanità pubblicato sulla pagina Facebook del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina – sono in aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se la trasmissione intra-scolastica appare ancora limitata (3,5% di tutti i nuovi focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione). E’ tuttavia chiaro che le attività extra e peri scolastiche possono costituire un innesco di catene di trasmissione, laddove non vengano rispettate le misure di misure di prevenzione previste. Nella bozza di decreto l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione – materna, elementari e medie – e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. Le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali
Sospesi i concorsi pubblici e privati
Altra misura prevista nella prima bozza del nuovo Dpcm, ancora in via di definizione la sospensione delle “procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica”. Dalla sospensione sono esclusi quelli per il personale sanitario e per quello della protezione civile. Salve, inoltre, “le procedure in corso e quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Comitato tecnico scientifico”.
Chiusure sale scommesse, cinema e teatri
Sempre nella bozza si parla di sospensione delle attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Come anche quelle dei “parchi tematici e di divertimento. Resta consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia”, si legge nella bozza del nuovo Dpcm. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto; restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso.
Possibile chiusura delle piazze dalle 21
Per quanto riguarda “strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.
Non è più il tempo di un “lockdown totale” come a marzo, ma bisognerà “stringere molto di più” e saranno necessarie norme “molto rigorose e dure”, d’intesa con tutte le forze politiche. Lo ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ospite di Sky tg24 confermando nel pomeriggio la riunione con le Regioni. “Stato e Regioni non sono entità distinte – ha aggiunto – troveremo in queste ore un’intesa per restringere ancora i bulloni, che vanno stretti. Abbiamo sconfitto la prima ondata con unità e collaborazione e anche stavolta sconfiggeremo” il virus. “Viviamo un momento complicato e spaventoso del nostro Paese” ha detto il presidente dell’Anci Decaro “individuare vie d’uscita è complesso. A noi rappresentanti istituzionali, tutti, ai diversi livelli, tocca dimostrare la capacità di guidare le nostre comunità in questa strada impervia.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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