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Centinaia di fiammelle per illuminare la verità di Denis

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Centinaia di fiammelle per illuminare la verità di Denis

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Eliseno Sposato

COSENZA – a ventiquattr’ore di distanza ancora non si è spenta l’eco della fiaccolata “Luci al S.Vito” che ha rischiarato una buia serata autunnale, come quella che 24 anni fa ha inghiottito per sempre Donato ‘Denis’ Bergamini, giovane promessa del calcio italiano che militava nelle file del Cosenza in serie B.

Come accade da un po’ di anni a questa parte, alla vigilia dell’anniversario della morte del giovane calciatore ferrarese, l’associazione “Verità per Denis” insieme ai rappresentati dei gruppi “Verità per Donato Bergamini” e “Cosenza nel cuore” hanno chiamato a raccolta la città di Cosenza per manifestare la richiesta sempre più pressante di una verità che possa ridare dignità alla memoria di un giovane “calciatore suicidato” e pace ad una famiglia che non ha mai creduto alla tesi di un suicidio tanto improbabile quanto incredibile per come raccontato in una verità processuale, oramai demolita dalle nuove indagini svolte in tempi recenti, dalla Procura di Castrovillari. Come sempre hanno risposto presente, i gruppi ultras del tifo organizzato rossoblù, tanti singoli cittadini e centinaia di bambini, appartenenti alle scuole calcio della provincia, ospiti del Cosenza Calcio sulle scalee del S. Vito, dove nel pomeriggio hanno assistito all’incontro di campionato con il Chieti, per poi aprire il corteo partito dallo stadio, al termine dell’incontro. Per l’occasione sono tornati in città papà Domizio con Donata, sorella battagliera del compianto Denis, insignita del premio “Sorella Coraggio” dalla Commissione Cultura dell’Amministrazione Comunale Bruzia. Una fiaccolata silenziosa ma non troppo animata dai cori della curva riservati a Bergamini, e dal vociare allegro di centinaia di bambini, raccolti attorno a Domizio e Donata, per riempire di calore un abbraccio che lega oramai indissolubilmente la città di Cosenza con la famiglia Bergamini. Erano presenti anche i rappresentanti cittadini dell’associazione Libera, ed i promotori del comitato in difesa del territorio di Donnici. Il corteo si è snodato lungo via degli Stadi sino ad approdare in piazza Loreto, con le centinaia e centinaia di fiammelle di candele che hanno sfidato simbolicamente il buio di un buco nero nel quale da 24 anni è precipitata la verità, per dare quello squarcio di luce necessario a togliere il velo d’ipocrisia e falsità che riveste la vicenda di un giovane “per sempre ragazzo” strappato alla vita negli anni più belli.

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