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Tute gialle senza stipendio: in corteo su via Popilia per occupare il comune

Cosenza

Tute gialle senza stipendio: in corteo su via Popilia per occupare il comune

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“Il sindaco che è stato eletto democraticamente a Cosenza deve assumersi la sua responsabilità. Siamo stanchi dei balletti dell’azienda e del comune”

 

COSENZA – Continua la mobilitazione degli operai di Ecologia Oggi. Questa mattina dopo un corteo su via Popilia si sono nuovamente spostati al comune e al momento hanno occupato il salone adiacente l’ufficio del sindaco. Rivendicando ancora una volta “solo quanto ci spetta di diritto: il nostro salario.” Così come hanno dichiarato le tute gialle.

“Siamo stanchi – hanno spiegato – dei balletti dell’azienda e del comune che si rimbalzano a vicenda le responsabilità dei pagamenti giocando sulle nostre spalle. Siamo in stato di agitazione dall’altro ieri. Abbiamo iniziato con un’assemblea di due ore lunedì e siamo stati alla Prefettura. Non avendo avuto risposte ieri altre due ore di assemblea e ci siamo spostati verso il comune, occupando la sala. Abbiamo avuto rassicurazioni che avrebbero fatto il bonifico verso l’azienda e risolto il problema. Ma queste rassicurazioni non si sono tramutate in fatti reali e questa mattina siamo ancora qui al comune ad occupare per avere delle risposte certe.

Avere certezze che questo bonifico veramente parti dal comune verso l’azienda. Soprattutto siamo stanchi di subire ogni mese queste angherie. Di essere messi in mezzo tra azienda e comune. Ci siamo stancati perchè questo sistema non funziona da adesso ma non funziona da trent’anni almeno a questa parte. Chi è responsabile di ciò deve prendere la responsabilità, perchè è pagato per questo e non chiamarla emergenza perchè un fatto che dura da trent’anni non può essere assolutamente emergenza e non possono utilizzare gli operai per i loro scopi. Il sindaco che è stato eletto democraticamente a Cosenza deve assumersi la sua responsabilità, perchè ognuno ha delle responsabilità e dare delle risposte, perchè Cosenza attualmente è una città allo sbando e non possono pagare i lavoratori i loro errori. O comunque che diano delle risposte e queste risposte al momento non ci sono.”

 

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