Un omicidio compiuto in strada, nel tardo pomeriggio di ieri, a Seregno in provincia di Monza e Brianza. L’autore è un uomo originario di Rosarno che non riusciva ad accettare la fine della sua relazione con la vittima.
SEREGNO – Uccisa a colpi d’arma da fuoco dal suo ex perchè l’aveva lasciato. Una storia che si ripete e che aggrava un bilancio allarmante: quello delle vittime di femminicidio in Italia. Carmela Aparo, 64 anni, si trovava in un parcheggio in via Gramsci a Seregno, quando il killer le ha sparato da una distanza ravvicinata al termine di un’accesa lite, e poi si è dato alla fuga lasciando la donna a morire in strada. I soccorsi sono intervenuti tempestivamente e hanno trasferito la vittima all’ospedale San Gerardo di Monza, dove la donna però, è deceduta poche ore dopo. Sono stati alcuni testimoni a portare gli inquirenti sulle tracce di Attilio Berlingieri di 56 anni, originario di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria che è stato rintracciato e fermato. L’uomo, ex convivente della donna e pregiudicato, è stato trovato in possesso dell’arma del delitto e di un’accetta ed è stato condotto in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
Carmela Aparo e Attilio Berlingeri avevano alle spalle una lunga e difficile relazione, oltre ad avere in comune anche l’essere scampati ad un agguato negli anni ’90. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri di Monza, nell’aprile del 1992, due malviventi travestiti da carabinieri avevano fatto fuoco alla porta di casa della Aparo, originaria di Siracusa ma da anni residente a Seregno, ferendoli entrambi a braccio e spalla. Berlingeri è conosciuto dagli inquirenti come vicino al clan calabrese degli “Zingari”, ed ha alle spalle condanne per traffico di droga e violenze. La Aparo invece, nel 1989, è stata accusata di aver aggredito con un coltello una ragazza che aveva mostrato interesse per il suo fidanzato.
Berlingieri ha poi ammesso le sue responsabilità sottolineando di aver sparato contro l’ex perchè non sopportava la fine della sua relazione e di essere stato denuncito per lesioni. Per questo motivo le ha sparato due colpi mortali al torace ed è ora in carcere a Monza in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il 56enne è stato in cura per problemi psichiatrici presso il Cps dell’ospedale di Seregno. Un aspetto su cui gli investigatori stanno facendo accertamenti.