C’era da aspettarselo l’invito al governatore del Partito Democratico che prima era contro la politica di Renzi, poi improvvisamente (o quasi) ha cambiato direzione ed ha appoggiato pienamente la sua campagna per il Si.
COSENZA – Dopo la sconfitta del Partito Democratico alle ultime amministrative certamente il Referendum Costituzionale ha dato un nuovo e duro colpo al partito di Renzi che ieri sera ha annunciato le proprie dimissioni dal Presidente del Consiglio. E i risultati del referendum sulla riforma costituzionale anche in Calabria hanno registrato una prevalenza di No, pari al 67%.
“Il risultato del Sì in Calabria è un chiaro segnale ad Oliverio: la sua giunta ha fallito tutto ed è ora che si metta da parte”. Questo il commento del senatore Giovanni Bilardi, vice coordinatore regionale vicario di Ncd. “La Calabria ha votato anche in relazione al gradimento di Oliverio, ai suoi accordi per diventare commissario della salute, a un territorio indifeso: è arrivato un NO secco – conclude Bilardi – e ora il Governatore ne tragga le conseguenze”. Anche Roberto Occhiuto, di Forza Italia, parla di risultato straordinario in Calabria che “rappresenta la risposta del popolo all’arroganza di chi, come Renzi, usava la Costituzione per ricercare una legittimazione elettorale che mai ha avuto.
Roberto Occhiuto, Presidente del Comitato per il No di Forza Italia Calabria sottolinea che nonostante Renzi si sia dimesso, lui non è “il solo sconfitto. Il risultato netto e chiaro espresso in Calabria – aggiunge Occhiuto – dovrebbe indurre Oliverio a un’analoga riflessione. Aver caricato di significato politico e di accordi elettoralistici un quesito costituzionale è stato un grave errore per il Governatore, che ormai non ha più la fiducia dei calabresi. La percentuale altissima del No in Calabria, dove tutto il Pd senza eccezioni si era convertito al renzismo, dimostra che i cittadini non ne possono più di Oliverio e della sua sinistra compagnia”.
Gli fa eco la deputata Jole Santelli, coordinatrice regionale di Fi in Calabria: “L’arroganza di Renzi e dei suoi accoliti seppelliti sotto una valanga di no. Il popolo italiano ha una grande dignità, è allegro, divertente, a volte anche sprezzante ma mai accetterà che qualcuno lo prenda in giro o lo disprezzi. I numeri della partecipazione democratica a questa competizione dimostrano che questo è stato il voto del Popolo contro le Èlite”. Lo afferma, in una nota, la deputata Jole Santelli, coordinatrice regionale di Fi in Calabria”.
Fausto Orsomarso, portavoce Azione nazionale: “Il no ha vinto – dichiara – e adesso subito elezioni. Il Popolo italiano ha bocciato una riforma sbagliata nel merito e soprattutto un Governo che ha fallito su tutti i fronti. Azione Nazionale ha dato un importante contributo di mobilitazione su tutto il territorio nazionale.In una fase di disaffezione e smarrimento per tutto l’elettorato di centrodestra, un ringraziamento sentito va a tutti i militanti e dirigenti di Azione Nazionale che, in oltre cento manifestazioni da Trento a Palermo, hanno animato il dibattito sul Referendum e lavorato con la massima determinazione per contribuire a ricostruire un centrodestra unito, inclusivo e di governo.
Gli Italiani – aggiunge – con questo voto hanno sancito una priorità: vogliono riprendersi la loro sovranità nazionale, scegliendo i loro rappresentanti e il loro governo senza inciuci di Palazzo. Per questo approviamo subito una legge elettorale seria con le preferenze senza capilista bloccati e le primarie per scegliere i candidati e andiamo a votare il più presto possibile. Nel frattempo continueremo la nostra raccolta di firme per la legge d’iniziativa popolare per istituire un’Assemblea costituente eletta dal popolo che sia in grado di fare una riforma costituzionale seria e condivisa.”
A commentare ed enunciare la sua analisi del voto, anche, il Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, coordinatore provinciale di Forza Italia e presidente nazionale del movimento nazionale Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano, che evidenzia, tra gli altri, il risultato chiaro ed inappellabile scaturito dalle urne, soprattutto nella Sibaritide.
“La volontà dei calabresi – scrive in un comunicato – è stata chiara e di contrasto al Sistema. È, quindi, stato un NO limpido alle politiche bugiarde e fallimentari di Renzi per la nostra regione. E appare altrettanto chiaro come il predominante NO alla riforma costituzionale, emerso in modo dirompente in tutta la Calabria come anche nella Sibaritide e nei comuni dell’Area urbana Corigliano-Rossano – da tempo in deficit di diritti e servizi – non sia una posizione conservativa ma viceversa la volontà ultrariformista della gente che continua a chiedere, oggi con più veemenza, un concreto, reale e coraggioso cambiamento. Garanzia che questa riforma ovviamente non dava.”