Calabria
Tridico si concentra sulla lotta alla criminalità e promette «una task force contro le infiltrazioni mafiose»
REGGIO CALABRIA – “Esprimo la mia personale solidarietà alla scuola calcio Centro Reggio Junior per il vile atto incendiario, che è fatto ancor più grave perché va a colpire un’attività sportiva per ragazzi”. È quanto dichiara Pasquale Tridico, candidato alla presidenza della Regione per il campo progressista che in questi giorni è in giro per la Calabria, concentrandosi, in particolare, sul fronte della lotta alla criminalità.
“In questi giorni sto visitando splendide realtà sociali che operano in beni confiscati alla ‘ndrangheta, spesso sfidando minacce e difficoltà concrete. – dice l’ex presidente dell’Inps – Queste iniziative rappresentano il fronte della legalità, e al governo della Regione le proteggeremo da qualsiasi tentativo di infiltrazione. Il nostro programma è chiaro e senza compromessi: istituiremo una task force contro le infiltrazioni mafiose, per garantire trasparenza negli appalti, correttezza e sicurezza nei cantieri e negli investimenti pubblici”.
“Metteremo in campo un piano integrato per città e territori più sicuri, basato sulla stretta collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine, – promette Tridico in merito al suo piano di lavoro – e valorizzando l’impegno di coloro che, con coraggio e dedizione, hanno messo in pratica questi strumenti di giustizia e riscatto civile, restituendo i beni confiscati alla collettività con piena trasparenza”.
“Le istituzioni, la politica – sottolinea ancora Tridico – devono giocare un ruolo chiave: bisogna smetterla di spacciare diritti per favori. È in questi spazi, in cui i cittadini dipendono dalle raccomandazioni per ottenere ciò che è loro diritto, che la criminalità organizzata trova terreno fertile. Qui si intrecciano privilegi illegittimi e logiche di favore e in quell’anfratto cresce l’omertà, si consolidano poteri occulti e si indeboliscono le istituzioni”.
“Ogni diritto negato o ritardato diventa occasione per la criminalità di insinuarsi nella vita quotidiana delle persone, alimentando sfiducia, rassegnazione e paura. In Calabria – conclude il candidato per il centrosinistra – la ‘ndrangheta non si combatte solo con la legge. Si combatte con l’esempio. Con la trasparenza. Con la determinazione di chi non si arrende al compromesso, di chi crede che il diritto alla salute sia fondamentale e sancito nella nostra costituzione. Una Calabria migliore è possibile e costruirla insieme è nostro dovere, crediamoci”.
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