Ionio
Tirocinanti bloccano la Statale 106 a Sibari «stipendi da fame e migliaia di lavoratori fantasma»
CASSANO ALLO IONIO (CS) – Protesta questa mattina da parte dei tirocinanti di inclusione sociale calabresi che da 12 anni lavorano nella Pubblica Amministrazione senza un contratto.
Una rappresentanza è scesa in strada insieme ai rappresentanti dell’USB Fed. del Sociale – Calabria, per rivendicare il diritto ad avere un contratto dignitoso. La manifestazione ha provocato rallentamenti sul tratto di Sibari della Statale 106 jonica, ma i partecipanti al sit-in hanno dichiarato di non aver intenzione di fare alcun passo indietro ed hanno annunciato nuove mobilitazione in tutta la Regione visto che non è arrivata nessuna risposta da parte del governo nazionale e regionale.
“In Calabria sono migliaia le famiglie che attendono la stabilizzazione del personale tirocinante, da anni in servizio presso gli enti della pubblica amministrazione senza tutele e inquadramento contrattuale e con redditi da fame” denunciano.
Tirocinanti, USB “Nessuna risposta da Governo e Regione”
“Le istituzioni locali e nazionali, a proposito dei TIS, si sono avventurati in annunci e promesse che non hanno mai trovato applicazione pratica. A novembre scadrà l’ennesima proroga e il futuro è sempre più incerto. L’ultimo decreto del Governo sulla PA non ha incluso nè assunto impegni in favore dei tirocinanti, nonostante tutti i partiti, a Roma e in Calabria, conoscano la drammaticità della questione”. È quanto scrive USB Tirocinanti Calabria che spiega. “I comuni – spiega l’organizzazione sindacale – si reggono quasi interamente sulle forza di queste migliaia di lavoratori fantasma ma molti sembrano dimenticare ciò e sottovalutare l’impatto la mancata stabilizzazione potrebbe produrre per il settore pubblico calabrese”.
“La misura è ormai colma. La mobilitazione odierna sarà seguita da tante altre in tutta la regione, proseguiremo attraverso tutti i mezzi in nostro possesso fin quando non emergeranno soluzioni reali e concrete. Regione Calabria e Governo hanno il dovere di assumere iniziative a questo proposito, è finito il tempo del silenzio e del reciproco scaricabarile”.
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