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Stop al laboratorio analisi di Co-Ro, l’Asp di Cosenza chiarisce: «Nessun paziente lasciato senza servizio»

Ionio

Stop al laboratorio analisi di Co-Ro, l’Asp di Cosenza chiarisce: «Nessun paziente lasciato senza servizio»

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CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Nelle scorse settimane il presidio ospedaliero “Guido Compagna” dell’ospedale spoke di Corigliano – Rossano è stato al centro di un acceso dibattito pubblico per via della sospensione delle attività del laboratorio analisi. Incertezze e dubbi si sono diffusi tra i pazienti ed i cittadini. Oggi a chiarire come stanno le cose è la direzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza che spiega quali sono le ragioni del disservizio e quali le soluzioni messe in campo.

“L’obiettivo è sgombrare il campo da equivoci: – puntualizza l’Asp – il laboratorio ha affrontato difficoltà oggettive, di natura tecnica e organizzativa, ma l’assistenza ai pazienti non è mai stata interrotta. Le emergenze sono sempre state coperte, le attività di routine riorganizzate, e già da metà agosto la situazione è tornata sotto controllo con un piano di lavoro che oggi garantisce i servizi h24″.

La direzione sanitaria ha voluto precisare: “Non abbiamo mai lasciato un solo giorno Corigliano privo di servizio. Né il pronto soccorso né i reparti sono rimasti scoperti. Le urgenze sono state sempre garantite, inizialmente attraverso il supporto del trasporto immediato e oggi direttamente sul posto. L’utenza non ha subito disagi significativi, se non nei primissimi giorni legati al blocco improvviso del server. Da quel momento in avanti abbiamo messo in campo tutte le risorse disponibili per garantire continuità” riconoscendo che, tuttavia, i cittadini possano aver percepito momenti di incertezza.

Le difficoltà iniziali: il guasto ai sistemi informatici

Il primo nodo che ha scaturito i dissservizi, illustra l’Asp “è stato di natura tecnica. Già dal mese di luglio si è registrato un malfunzionamento del server che gestisce il flusso dei dati tra le apparecchiature del laboratorio e il sistema centrale. A prendere parola il direttore dello spoke di Corigliano Rossano Maria Pompea: “Non c’è stata la traslazione dei dati dal server agli strumenti e dagli strumenti al server. Un passaggio delicato che avrebbe dovuto essere gestito dalle aziende informatiche incaricate una delle quali aveva messo a disposizione uno spazio su un cloud esterno per alleggerire il carico del server, ma il trasferimento non è stato portato a termine e il sistema si è bloccato”. Il blocco ha paralizzato così gran parte delle apparecchiature spiegano dall’Asp con alcuni macchinari che hanno continuato a funzionare, ma solo in modalità manuale.

La questione del personale

Alle difficoltà tecniche si è aggiunta la riduzione del personale chiarisce ancora l’Asp. “Un tecnico è stato sospeso per mancanza di requisiti formativi, un altro è andato in pensione, un terzo si è assentato per malattia. Alla fine il laboratorio si è trovato con risorse estremamente ridotte. In piena estate si è sommata un’ulteriore criticità: la necessità di garantire le ferie al personale rimasto in servizio”. Su questa questione si è espressa  la direttrice Bernardi: “I tecnici avevano bisogno di riposo. Abbiamo quindi dovuto organizzare turni ridotti e nel periodo più critico garantendo l’emergenza dalle 8 alle 14. Per evitare interruzioni nell’assistenza ai pazienti, la Direzione ha organizzato un sistema straordinario di trasporto delle provette da Corigliano a Rossano. Sono stati impiegati due autisti con funzioni diverse. Questa soluzione, seppur complessa, ha permesso di fronteggiare il blocco tecnico senza lasciare scoperti i pazienti.- ha aggiunto – Abbiamo dovuto organizzarci con grande rapidità, ma la risposta è stata immediata. L’imprevisto non si può prevedere, ma si può affrontare con lucidità e determinazione. È quello che abbiamo fatto”.

Il ritorno alla normalità

Dopo la metà di agosto, con la fine delle ferie e il rientro del personale, la situazione si è stabilizzata: “Non abbiamo avuto più grossi problemi – sottolinea la responsabile del laboratorio analisi dello stabilimento di Corigliano Lucia Petrelli –. Adesso garantiamo l’emergenza h24 direttamente da Corigliano, senza interruzioni. Per quanto riguarda le routine, abbiamo organizzato tre viaggi giornalieri per il trasporto delle provette a Rossano: alle 9, alle 11 e alle 15″.

Questa scansione oraria non è casuale. Alle 9 vengono raccolti i primi campioni della mattinata; alle 11 vengono gestiti in particolare i controlli delle pazienti con gravidanza a rischio o in gravidanza fisiologica, che necessitano di monitoraggi frequenti; alle 15 vengono ritirati i campioni relativi ai nuovi ricoveri. “Un passo importante verso la normalizzazione definitiva è rappresentato dalla richiesta di attivazione del programma informatico “Concerto”, che permetterà di gestire direttamente da Corigliano i prelievi dei pazienti esterni, con caricamento automatico dei dati sul server di Rossano. Abbiamo chiesto con urgenza l’installazione di questo software – spiega la direttrice Bernardi–. Così i prelievi effettuati a Corigliano verranno caricati in tempo reale e inviati a Rossano, eliminando passaggi manuali e riducendo i tempi di risposta. Ancora non è stato installato, ma confidiamo che venga fatto a breve”.

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