Area Urbana
Ricoverato in ospedale monsignor Nunnari, l’invito dell’Arcidiocesi di Cosenza a pregare per lui
COSENZA – Nella giornata di ieri monsignor Salvatore Nunnari, 85 anni, arcivescovo emerito di Cosenza Bisignano, è stato ricoverato all’ospedale di Reggio Calabria. A renderlo noto è don Enzo Gabrieli che spiega: “le condizioni di salute non sono buone, sono interessati particolarmente il cuore e i polmoni”.
“Monsignor Nunnari dopo essere stato stabilizzato, in seguito a due crisi, ha trascorso la notte in terapia intensiva; in giornata dovrebbe tornare in reparto. Le condizioni ovviamente sono serie. L’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Checchinato, unitamente al presbiterio e ai fedeli della diocesi, si unisce in preghiera invitando tutti ad invocare il Signore per monsignor Nunnari e la Vergine della Consolazione da Lui tanto amata e gli esprime l’affetto e la vicinanza. Si invitano le comunità parrocchiali ad elevare al Signore anche una preghiera nel corso della celebrazione eucaristica domenicale“.
La vicinanza del sindaco di Cosenza
“Ho appreso con preoccupazione del difficile momento che sta vivendo Mons. Salvatore Nunnari, a causa del suo attuale stato di salute che ne ha consigliato il ricovero nell’ospedale di Reggio Calabria. A lui esprimo i sentimenti della mia stima e della mia più affettuosa vicinanza, insieme a quelli dell’intera comunità cosentina”.
“Oltre ad aver guidato la Diocesi di Cosenza-Bisignano per lungo tempo – ha aggiunto Caruso – Mons. Nunnari è cittadino onorario di Cosenza e, quando, nel giugno del 2015, gli venne conferita dal Consiglio comunale di Cosenza la cittadinanza onoraria, pochi giorni prima di lasciare la titolarità della Diocesi cosentina, per raggiunti limiti di età, si convinse a restare a Cosenza anche successivamente, anziché tornare nella sua Reggio, in virtù dell’accoglienza che i cosentini gli avevano sempre riservato durante il suo episcopato”.
“Fu proprio quell’insistenza sincera della nostra comunità ad indurlo a fermarsi ancora a Cosenza, una sorta di sua seconda casa, di cui è divenuto poi Arcivescovo emerito. In quella circostanza, disse inoltre di ‘aver imparato a Cosenza molte cose, ritrovando in questa nobilis civitas molte ricchezze’. Auspico possa superare al più presto questo difficile momento e tornare, prima possibile, tra di noi”.
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