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Reddito di merito? M5S attacca Occhiuto: «premia la fedeltà politica, non il talento. Il caso Bufano lo dimostra»

Calabria

Reddito di merito? M5S attacca Occhiuto: «premia la fedeltà politica, non il talento. Il caso Bufano lo dimostra»

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buffone tavernise occhiuto

COSENZA – Dove finisce il merito e dove comincia la fedeltà politica? È la domanda che si pongono Davide Tavernise e Veronica Buffone, esponenti del Movimento 5 Stelle, a seguito dell’annuncio di Roberto Occhiuto sul cosiddetto “Reddito di merito”, una misura rivolta agli studenti calabresi di 17 anni. Una proposta che, secondo i pentastellati, nasconde ben altro rispetto a ciò che promette: “Non si premia la competenza, ma l’appartenenza”, attacca il capogruppo M5S in Consiglio regionale Tavernise, che porta come esempio emblematico la figura di Franceschina Bufano, ex Capo di Gabinetto e oggi candidata nella lista “Occhiuto Presidente”.

“La sua carriera è l’emblema del merito secondo Occhiuto: consulenze fiduciarie, incarichi in Calabria Film Commission con 250 euro al giorno, e poi la candidatura. Altro che competenza: qui si premia chi è dentro al sistema, chi lo gestisce e lo auto-garantisce”.

Il caso Bufano: “Merito o fedeltà?”

Tavernise ricostruisce quella che definisce una “carriera costruita all’ombra del potere politico”. Dopo l’incarico nella Giunta Spirlì – spiega – Bufano entra nella Calabria Film Commission, che secondo l’esponente M5S è “una scatola nera gestita con un gigantesco conflitto d’interessi”. Qui avrebbe ricevuto incarichi legali anche su contratti pubblici, per poi assumere ruoli in commissioni interne. “Alla fine, la consacrazione: la candidatura nella lista del Presidente. Ma il merito che si vuole premiare è quello della competenza o quello, ben più utile in certi ambienti, della totale fedeltà politica?”, incalza Tavernise.

Buffone: “Reddito di merito? Solo una mancetta elettorale”

A rincarare la dose è Veronica Buffone, assessore al Comune di Cosenza e candidata M5S al Consiglio regionale, che definisce il “Reddito di merito” una trovata elettorale senza reale utilità. “In Calabria le università pubbliche già offrono borse di studio basate su reddito e merito, con servizi di eccellenza come quelli del Campus di Arcavacata. Questa misura è solo una sovrapposizione inutile, una mossa di facciata per confondere l’elettorato”.

Secondo Buffone, il problema non è sostenere gli studenti con bonus una tantum, ma offrire loro prospettive concrete una volta terminato il percorso universitario: “i nostri giovani se ne vanno perché non ci sono opportunità di lavoro, non perché mancano sussidi durante gli studi. Servono politiche industriali serie, non titoli da prima pagina”.

Entrambi gli esponenti M5S denunciano la mancanza di trasparenza e l’uso distorto delle risorse pubbliche sotto l’amministrazione Occhiuto. “La Calabria Film Commission gestisce oltre 25 milioni di euro con scarsissima trasparenza, e il suo direttore è anche il controllore di sé stesso”, denuncia Tavernise. Il punto, secondo i pentastellati, è chiaro: il “merito” di cui parla Occhiuto è quello della lealtà politica, in una Calabria in cui molti giovani meritevoli sono ancora costretti ad emigrare per trovare un lavoro dignitoso. “Questa – concludono – non è la Calabria che vogliamo. È uno schiaffo a chi crede ancora nel vero merito, quello che nasce dallo studio, dal sacrificio e dall’impegno. Non dall’obbedienza a un sistema”.

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