L’esito del lavoro svolto dai laboratori dell’Arpacal di Cosenza è approdato sulla scrivania del procuratore Giordano Bruno.
PAOLA (CS) – Paola, Fuscaldo e San Lucido. Tre delle mete estive più gettonate dei cosentini, coinvolte dall’anomalo fenomeno che ha visto le spiagge del Tirreno assumere un colore rossastro. A Paola tutti i campioni ispezionati hanno rilevato eccessi di di tallio e cobalto in località Pagnotta e di cobalto e selenio nella zona meglio nota come quella delle ‘T’. Anche a San Lucido in contrada Cacacicero, al confine con Falconara Albanese, la sabbia sarebbe stata contaminata da cobalto e selenio con valori in entrambi in casi di circa otto volte superiori alla normativa vigente per garantire l’incolumità pubblica nelle aree di balneazione. A Fuscaldo invece i frangiflutti coloratisi all’improvviso di rosso saranno oggetto di nuove indagini, mentre è stata accertata dalle analisi condotte in laboratorio l’eccessiva ed anomala presenza di quantitativi di selenio due volte al di sopra dei valori a norma. Spetterà ora al procuratore capo Giordano Bruno, che ha già richiesto a Comuni, Provincia e Regione di avviare la bonifica delle aree inquinate, individuare con la collaborazione di un esperto in materia le cause che hanno causato questo particolare tipo di inquinamento e gli eventuali responsabili.