LORICA (CS) – “Era dedito al lavoro. Era il primo ad arrivare e l’ultimo ad arrivare”. Sono le parole di un collega che ricorda il responsabile degli impianti di risalita di Lorica Alessandro Marcelli, morto questa mattina in un tragico incidente mentre stava effettuando le rituali verifiche prima dell’apertura dell’impianto al pubblico. “E’ stata una fatalità – dice un altro collega – era un gesto che ripeteva quotidianamente”.
Sul luogo dell’incidente si trovano anche i familiari di Marcelli, il cui corpo non è stato ancora rimosso. L’incidente è avvenuto nella stazione di arrivo e partenza a valle dell’impianto, un capannone coperto ed aperto sui lati. Secondo una prima ricostruzione fatta sulla base delle dichiarazioni dei colleghi di Marcelli, l’uomo è stato colpito ad una spalla da una cabina ed è caduto a terra venendo poi colpito da un’altra cabina. Sulla dinamica dell’incidente, comunque, stanno indagando i carabinieri che hanno iniziato la visione dei filmati dell’impianto di videosorveglianza.
L’incidente nel 2016, un operaio morì cadendo da funivia
La tragedia di questa mattina inevitabilmente porta al 2016. Il comprensorio sciistico della Sila, infatti, era già stato teatro di un altro incidente sul lavoro il primo dicembre 2016. In quella circostanza due operai, impegnati nei lavori di una nuova funivia, erano precipitati da una ventina di metri dopo che il cestello su cui si trovavano si era staccato dai cavi. Uno dei due, Enzo Bloise, di 31 anni, morì, mentre il collega, Stefano Sassone, rimase gravemente ferito.
A seguito dell’incidente mortale sul lavoro la Filt Cgil nazionale e la Filt Cgil Calabria parlano di “una vera e propria strage continua sul lavoro che colpisce drammaticamente tutto il mondo dei trasporti”. Le due federazioni dei trasporti della Cgil esprimono “il proprio profondo cordoglio alla famiglia del lavoratore deceduto e vicinanza a tutti i lavoratori rimasti bloccati nell”impianto di risalita a seguito dell’incidente” e chiedono “di fare chiarezza sulle dinamiche per risalire alle eventuali responsabilità di questa tragedia e per capire se ci sono state lacune nell’applicazione di tutte le misure necessarie sulla salute e sicurezza sul lavoro”.