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Elettrificazione della nuova ferrovia jonica: iniziata la posa dei primi pali

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Elettrificazione della nuova ferrovia jonica: iniziata la posa dei primi pali

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Un cantiere i cui 130 chilometri di binario, un cronoprogramma per l’abolizione dei passaggi a livello, il restyling delle stazioni e l’elettrificazione dell’intera linea. Il binario, collegato alla Cosenza-Paola, dovrà servire anche l’Università della Calabria

 

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Con la posa dei primi pali (tralicci) posti sulla tratta ferroviaria Sibari e Catanzaro Lido questa mattina, Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, l’Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, e l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) Maurizio Gentile hanno dato il via, presso la stazione ferroviaria di Corigliano Scalo, alla presenza di numerosi cittadini, parlamentari, dei due Presidenti delle Province di Crotone e Cosenza, di consiglieri regionali, provinciali e comunali, autorità militari, civili e  religiose, ai lavori per l’elettrificazione della nuova ferrovia jonica.

“Oggi -ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio, dopo aver ringraziato i vertici e le maestranze di Rfi e salutato tutti i presenti – è una gran bella giornata per la costa jonica e per l’intera Calabria perché si realizza un risultato storico, un disegno che per decenni è stato reclamato, auspicato e che, però, non ha mai avuto un punto di sintesi. Stamattina non siamo venuti a Corigliano per parlare di impegni che verranno, ma di fatti e di un cantiere i cui 130 chilometri di binario sono stati già realizzati, di un cronoprogramma che riguarda l’abolizione dei passaggi a livello, alcuni dei quali già abbattuti in piena collaborazione con i sindaci, il restyling delle stazioni e, infine, l’elettrificazione dell’intera linea e che prevede un investimento di 150 milioni di euro. Qui, oggi, avete davanti ai vostri occhi un cantiere aperto, che è il più importante cantiere della Calabria. Abbiamo fatto una scelta precisa, perché siamo convinti che la nostra regione o cresce insieme o, insieme, deperisce. La costa jonica costituisce grande parte del territorio calabrese, ha grandi potenzialità e una ricchezza immensa e deve essere parte integrante e protagonista  della crescita complessiva della nostra regione. E il nostro investimento corrisponde pienamente a questo disegno.

Questo binario, collegato alla Cosenza-Paola, dovrà servire anche l’Università della Calabria. Tantissimi giovani potranno usufruire di questo vettore di mobilità nella misura in cui esso sarà collegato rapidamente all’ateneo. Ieri abbiamo dato il via alla metro Cosenza-Rende-Unical e anche questo sistema, come quello che riguarda la linea jonica, si collegherà alla grande stazione di Settimo di Montalto Uffugo che, insieme ad Rfi, dovremo realizzare al più presto. E’, quindi, un tassello importante quello che oggi collochiamo nel mosaico più ampio di una moderna ed efficace mobilità in Calabria. A tal fine abbiamo destinato risorse importanti anche all’acquisto di nuovo materiale rotabile, di nuovi treni confortevoli, veloci e sicuri. L’obiettivo finale è quello di realizzare una metropolitana jonica di superficie, non avulsa ma fortemente integrata nel disegno generale di mobilità che abbiamo tracciato in questi anni. A tal proposito vorrei ricordarvi che entro la fine dell’anno partiranno i lavori del Megalotto Sibari- Roseto Capo Spulico che prevede un investimento di un miliardo 350 milioni di euro, uno tra i più grandi cantieri del  Paese. Finalmente, dopo anni di discussioni, superate mille difficoltà e ostacoli ,il finanziamento è stato finalmente sbloccato e ottenuto. Abbiamo sottoscritto un Protocollo di Legalità in Prefettura, a garanzia della massima trasparenza e legalità da affermare scrupolosamente nella gestione di queste risorse. A ciò si aggiungono gli altri investimenti programmati da Sibari verso Crotone per l’ammodernamento della SS.106 jonica. Ecco, perché io credo che quella odierna sia una giornata importante di cui ognuno di noi debba ritenersi contento e soddisfatto, a prescindere dalle appartenenze e delle diverse visioni politiche. Realizzare infrastrutture di questa portata significa guardare con fiducia al futuro”.

“Un futuro -ha concluso Oliverio-  che, mi permetto di dire, è già cominciato. Quest’opera, infatti, sarà realizzata in soli tre anni. Un tempo relativamente breve rispetto alla sua importanza. Nonostante ciò oggi voglio cogliere questa occasione per chiedere all’ing. Gentile e ad Rfi di accelerare al massimo i tempi di programmazione e realizzazione, perché anche da questo dipende la possibilità di consentire a questa terra di uscire definitivamente da una condizione di difficoltà nella quale decenni di proclami e di mancata realizzazione degli impegni assunti l’hanno tenuta”.

 

 

Nel corso della stessa mattinata di oggi Regione ed Rfi hanno firmato anche l’Accordo Quadro, un documento valido dieci anni (rinnovabile dopo i primi cinque) che consentirà di programmare la capacità di traffico sulle linee ferroviarie della Calabria, potenziare la rete e i servizi, realizzare una progressiva omogeneizzazione dei trasporti, sia in termini di fermate sia di velocità commerciale, garantendo un sistema di integrazione tra diverse modalità di trasporto nelle principali stazioni della Calabria. Per la Regione si tratta di uno strumento tecnico con cui prenotare capacità di traffico per la rete ferroviaria regionale e programmare nel medio/lungo periodo l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria, in funzione del Piano Regionale dei Trasporti. Per RFI invece l’Accordo Quadro serve a determinare le reali esigenze di mobilità del territorio, intervenendo e programmando, dove necessario, piani di upgrade infrastrutturale per ottimizzare lo sviluppo dei servizi regionali, con benefici sulla regolarità e puntualità del servizio.

 

RFI, GENTILE: «OFFRIRE UN SERVIZIO MIGLIORE AI CALABRESI»

“Oggi iniziamo – ha detto l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rfi Gentile – con l’elettrificazione e questo, davvero, è il presupposto per fare in modo che la ferrovia ionica raggiunga dei livelli di attrezzaggio tecnologico tali da poter usare treni più moderni e quindi offrire un servizio migliore ai cittadini della Calabria”. L’avvio dei lavori per l’elettrificazione della linea Jonica – ha aggiunto Gentile – è la dimostrazione concreta dell’impegno di Rete Ferroviaria Italiana per la Calabria nonché dell’importanza che il Sud riveste nei piani di potenziamento della rete ferroviaria nazionale. Questo è un territorio che è stato per lungo tempo trascurato dal punto di vista dello sviluppo e dell’ammodernamento infrastrutturale, almeno per quanto riguarda la parte ferroviaria. L’anno scorso abbiamo firmato un protocollo con il quale sono stati individuati degli interventi per circa 500 milioni di euro, un investimento che non si vedeva dall’inaugurazione di questa linea.

L’anno scorso abbiamo avviato i primi interventi del binario, con il binario, ormai è noto a tutti si garantisce la sicurezza quindi la prima cosa che si fa si mettono a posto le rotaie. L’impegno della rete è questo. Seguiamo attentamente le indicazioni che ci dà la Regione Calabria. Si tratta di un intervento che per le dimensioni durerà qualche anno, ma non tantissimi se pensiamo ai tempi degli interventi pubblici. Siamo nel 2018, in quattro anni, nel 2022, questi interventi è previsto che siano terminati, con la soppressione di gran parte dei passaggi a livello, con la realizzazione di 34 sottopassi che serviranno ad effettuare gli ingressi e le uscite dalle stazioni, insomma una serie di interventi che faranno sì che questa linea sia adeguata ai migliori standard della rete”. “La copertura finanziaria – ha aggiunto Gentile – è integrale per tutto quello che sono le opere previste, è ovvio che se in corso d’opera dovessero verificarsi delle esigenze ulteriori di altri miglioramenti si provvederà”.

“I lavori di ammodernamento del binario – ha sottolineato Oliverio – sono partiti l’anno scorso sono e sono stati già realizzati 130 chilometri di nuovo binario, ed oggi parte anche l’elettrificazione. Noi abbiamo scelto di investire sulla ferrovia ionica perché riteniamo che questa parte della Calabria debba essere tirata fuori da una condizione di marcata marginalità e sofferenza. La Calabria, infatti, o cresce insieme o insieme deperisce. Abbiamo investito risorse consistenti, 650 milioni di euro sono risorse importanti. Stiamo parlando di lavori in corso non di impegni che si annunciano. Stiamo parlando di cose, di fatti. E’ previsto che i cantieri chiuderanno entro il 2022. La ferrovia ionica diventa un vettore di mobilità e possiamo dire che abbiamo investito per realizzare la metropolitana ionica di superficie”.

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