Area Urbana
Pronto soccorso Cosenza, la denuncia: «mio marito invalido abbandonato senza cibo e acqua»
COSENZA – Riceviamo la segnalazione della signora Rosanna Padula che ci racconta l’esperienza vissuta dal marito, Mario Russo, nel pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza:
“Giovedì scorso mio marito ha avuto un principio di ischemia per cui mi è stato consigliato di portarlo al pronto soccorso dell’Annunziata di Cosenza. La dottoressa, giunti sul posto, si è mostrata professionale diagnosticando a mio marito una TIA, attacco ischemico transitorio. Nulla di cui preoccuparsi: in attesa di essere allocato nel reparto di neurologia, mio marito è stato posizionato in una barella come diversi altri pazienti. Mio marito ha una gamba amputata, e non ci vede bene per via del diabete. Ai piedi della barella una sola bottiglia d’acqua, un pannolone e nessuna assistenza. E’ rimasto così per tre giorni, senza essere pulito, senza cibo e acqua. Non riusciva a bere perchè era impossibilitato a prendere la bottiglia vicino a lui, essendo disabile, né tantomeno mangiare perché avrebbe dovuto ricevere assistenza alimentare, in quanto non vedendoci bene e avendo due aghi attaccati alle braccia era impossibilitato a cibarsi. Nessuno si è degnato di assisterlo, lo hanno abbandonato come un animale. In quel posto regnava l’indifferenza. Chiedevo aiuto ma nessuno si degnava di ascoltarmi. Nei giorni in cui è rimasto in pronto soccorso, per un errore, è stato trasferito in un reparto Covid. Mi hanno chiamato dicendomi che il tampone era risultato positivo. Appena giunto in pronto soccorso, però, ricordavo che mio marito era risultato negativo al test rapido effettuato dai sanitari. Così, viene trasferito nuovamente nel triage in codice rosso ma dopo tre giorni, trovandolo in lacrime, non ce l’ho fatta più e l’ho portato via dal pronto soccorso. Mio marito, da quel giorno, è rimasto così traumatizzato che non riesce più a dormire al buio e ha bisogno di avere sempre una luce accesa. Non ha sofferto così nemmeno quando gli è stata amputata la gamba”.
La signora ha dichiarato che sporgerà denuncia all’autorità giudiziaria: “è inaccettabile tutto questo”, ha concluso la signora Rosanna.
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