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Pensioni, ufficiale l’aumento da gennaio: ecco di quanto. La nota del Mef

Italia

Pensioni, ufficiale l’aumento da gennaio: ecco di quanto. La nota del Mef

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Inps Pensioni

ROMA – A dicembre la pensione sarà decisamente più alta per oltre 20 milioni di italiani. L’assegno sarà più corposo per tre ragioni: in primis i pensionati incasseranno gli aumenti legati all’incremento dell’inflazione del 2022. Inoltre, sarà versata una tredicesima un po’ più sostanziosa e, infine, nel mese di dicembre, non saranno conteggiate le ritenute addizionali comunali e regionali.

La platea di potenziali beneficiari è pari a circa 21 milioni ma non tutti i destinatari degli aumenti legati all’inflazione riceveranno l’incremento al 100%. Le cifre aggiuntive cambiano in base alla pensione percepita e, per esempio, vanno dai 57 euro lordi di aumento per chi ha una pensione di 600 euro al mese ai 187 euro di chi riceve un assegno di 2.500 euro. A stabilire l’aumento è stato il decreto Anticipi, approvato lo scorso 16 ottobre. L’operazione punta al recupero dell’inflazione effettiva del 2022 per chi incassa la pensione.

La rivalutazione piena del 100% della pensione, con annesso conguaglio, sarà garantita soltanto ai pensionati che percepiscono assegni fino a 4 volte il trattamento minimo Inps, cioè 2.101,52 euro lordi mensili. Più si sale e più la percentuale diminuisce, fino ad arrivare al 32% per gli assegni fino a 10 volte il minimo. Tale percentuale è destinata a scendere a partire dal prossimo anno, quando arriverà al 22%. L’aumento per aggiustare l’inflazione effettiva del 2022 sarà dello 0,8% sulla pensione di dicembre, per compensare parzialmente l’inflazione aumentata dell’8,1%. Previsto l’arrivo anche di tutti gli arretrati del 2023, da gennaio fino a novembre. Anche la tredicesima sarà aumentata dello 0,8%. Va ricordato che l’importo lordo della tredicesima per i pensionati è pari a 1/12 per ogni mese di pensionamento effettivo nell’anno di riferimento.

Per ottenerlo, però, bisogna soddisfare alcuni requisiti: bisogna infatti essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria o delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, nonché delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti privatizzati. Rilevante anche l’aspetto economico: l’importo della pensione lorda annua, infatti, non deve superare quello del trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti. Visti i valori, la rivalutazione al 100% dovrebbe partire dai 2.272 euro mensili, per arrivare al 22% già citato per le pensioni pari a 10 volte il minimo, prevista in crescita. Infatti, la pensione minima, con un indice di perequazione al 5,4%, dovrebbe raggiungere i 598,61 euro, ai quali si dovrebbe applicare poi la super-rivalutazione del 2,7% di cui ha parlato il governo, che però non è chiaro se sarà applicata a tutti o solo agli over 75

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