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Nuovo ospedale, Iemma: “Quale ruolo per Catanzaro e per la Dulbecco nel sistema sanitario regionale?”

Calabria

Nuovo ospedale, Iemma: “Quale ruolo per Catanzaro e per la Dulbecco nel sistema sanitario regionale?”

La vicesindaca di Catanzaro chiede chiarezza e una visione d’insieme dopo l’accordo per il nuovo ospedale universitario di Cosenza: “Serve equilibrio territoriale e valorizzazione delle eccellenze esistenti”

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giusy iemma

CATANZARO – Dopo la firma dell’accordo per la realizzazione del nuovo ospedale universitario di Cosenza, interviene la vicesindaca di Catanzaro, Giusy Iemma, che solleva una riflessione sul futuro assetto del sistema sanitario e universitario calabrese e sul ruolo che spetterà al capoluogo di Regione e all’azienda unica “Renato Dulbecco”.

«Senza alcuna intenzione di alimentare polemiche o battaglie di campanile – dichiara Iemma – prendiamo atto della firma di un progetto di grande portata che interesserà l’area di Rende e che coinvolge la Regione Calabria, l’Università della Calabria e il Comune stesso. Tuttavia, è legittimo chiedersi quale sarà ora il ruolo di Catanzaro in questo nuovo assetto sanitario e universitario».

La vicesindaca ricorda come Catanzaro sia stata la culla della Facoltà di Medicina e Chirurgia e del Policlinico universitario, strutture che hanno formato generazioni di professionisti e che rappresentano da sempre un presidio sanitario e scientifico di riferimento per l’intera Calabria. «Il percorso che ha portato alla nascita dell’azienda unica Dulbecco – prosegue – avrebbe dovuto consolidare le eccellenze esistenti, creando un hub regionale capace di attrarre risorse e investimenti, sia materiali che immateriali. È dunque naturale chiedersi, oggi, quali interventi e investimenti siano previsti per salvaguardare e potenziare la realtà di Catanzaro, in un’ottica di equilibrio territoriale e valorizzazione del patrimonio sanitario e universitario già esistente».

Iemma invita infine a una programmazione sanitaria regionale improntata alla complementarità e alla cooperazione tra territori, evitando contrapposizioni sterili e puntando su una competitività sana, fondata su criteri trasparenti e misurabili.
«L’amministrazione comunale – conclude la vicesindaca – resta pienamente disponibile a fare la propria parte con senso di responsabilità istituzionale, ma è inevitabile esigere chiarezza e una visione complessiva sulle prospettive che riguardano anche la nostra comunità».

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