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Non autosufficienza in Calabria: per il 49% dei cittadini servono più aiuti economici

Calabria

Non autosufficienza in Calabria: per il 49% dei cittadini servono più aiuti economici

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assistenza familiare non autosufficiente

COSENZA – In Calabria, la gestione della non autosufficienza è centrale per molte famiglie. Secondo un’indagine dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, il 62% dei calabresi dichiara di conoscere personalmente – o attraverso amici e parenti – qualcuno che si è trovato a dover assistere un familiare non autosufficiente.

Le difficoltà

Una realtà diffusa, che comporta non solo un impegno fisico, ma anche forti ricadute emotive ed economiche. Tra le difficoltà più temute, infatti, quasi un cittadino su due (46%) indica la solitudine e l’assenza di riferimenti, un fattore che incide sull’equilibrio psicologico di chi si prende cura dei più fragili.

Sostegni insufficienti

Tra le esigenze più sentite da chi affronta questa condizione spiccano le misure di sostegno economico, considerate prioritarie dal 49% degli intervistati. La gestione quotidiana di un familiare non autosufficiente comporta infatti costi spesso elevati, difficili da sostenere senza aiuti concreti. Il 38% dei calabresi afferma che, in assenza di alternative, ricorrerebbe ai propri risparmi, mentre il 27% prenderebbe in considerazione la stipula di una polizza assicurativa LTC (Long-Term Care).

Vita, lavoro e salute mentale

Oltre al supporto economico, il 33% evidenzia la difficoltà di conciliare l’assistenza con il lavoro, mentre un altro 32% sottolinea l’importanza di un sostegno psicologico. Il 30%, invece, sente il bisogno di poter delegare alcune attività, per alleggerire il carico fisico ed emotivo. Seguono altri bisogni come l’accesso a informazioni chiare sui servizi disponibili (27%), l’utilizzo della telemedicina (20%), e la possibilità di ricevere formazione specifica per l’assistenza (19%).

Non autosufficienza_Calabria

A chi affidarsi per l’assistenza?

Il tema dell’affidamento dell’assistenza apre un ulteriore dibattito: per il 59% dei calabresi, è la famiglia a dover intervenire in prima persona, almeno finché le condizioni lo permettono. Tuttavia, un 32% opterebbe per strutture specializzate, il 30% si rivolgerebbe al servizio sanitario pubblico, mentre altri considerano i servizi privati (28%), le badanti (16%) o le associazioni di volontariato (15%) come alternative valide.

Polizze LTC – Long Term Care: una possibile soluzione

Alla domanda su cosa si apprezzerebbe in una soluzione assicurativa per la non autosufficienza, il 41% degli intervistati indica la copertura anche in caso di non autosufficienza parziale. Seguono la possibilità di coprire spese per ausili speciali (38%) e la convenienza economica (32%).

“L’invecchiamento demografico del nostro Paese sta generando nuovi bisogni sociali, portando in primo piano la sfida della gestione della non autosufficienza” ha dichiarato Emiliano De Salazar, Direttore Vita di Sara Vita. “Questa condizione impatta profondamente sulla qualità della vita sia della persona che ne soffre sia delle famiglie, con ripercussioni anche economiche. Le polizze LTC, come Sara Prenditi Cura, possono offrire un supporto concreto, alleggerendo il peso dei costi e rendendo più sostenibile l’assistenza”.

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