Calabria
Natrella (FI): “Mare pulito? Priorità comune, serve un consorzio tra i Comuni”
LAMEZIA TERME – «Migliorare la qualità del mare è una responsabilità che riguarda tutti»: così Pasquale Natrella, esponente di Forza Italia, inquadra l’emergenza ambientale che investe il golfo di Sant’Eufemia. L’inquinamento delle acque, aggravato dall’aumento stagionale della popolazione balneare, richiede interventi strutturali, non limitati all’estate. «Non può bastare un singolo Ente», insiste Natrella, proponendo la nascita di un consorzio tra Comuni, guidato da Lamezia Terme, per accedere a fondi mirati.
Obiettivi: collettamento e separazione delle acque reflue, potenziamento del depuratore di Lamezia, gestione integrata dei rifiuti e tutela delle zone umide e dune costiere. Il consigliere sottolinea l’importanza di un approccio condiviso che includa monitoraggio continuo, cartellonistica informativa e campagne di sensibilizzazione per coinvolgere i cittadini nella riduzione della plastica e nel rispetto dell’ecosistema. Interventi concreti, secondo Natrella, passano necessariamente da una rete istituzionale locale: «solo così potremo garantire mare pulito tutto l’anno».
«Così come i Comuni hanno il dovere di informare i cittadini sullo stato di salute delle acque e le motivazioni dei divieti: le persone devono essere informate e devono tenersi informate sulla qualità delle acque di balneazione e sui tanti tratti di mare con divieto di balneazione temporaneo o permanente per inquinamento. Le norme vigenti indicano anche il contenuto dei dati della cartellonistica sulla qualità delle acque che dovrebbero essere esposti e bene in evidenza per informare i bagnanti su dove iniziano e terminano i divieti di balneazione per inquinamento e la loro causa. Infine – conclude – i Comuni dovrebbero inoltre proteggere le zone costiere, le dune e le aree umide, che svolgono un ruolo importante nella filtrazione delle acque e nella protezione della biodiversità marina nonché incoraggiare attività turistiche e ricreative sostenibili che non danneggino l’ambiente marino».
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