Nel cosentino in alcuni settori il 96% dei dipendenti è pagato in nero

COSENZA – Lavoro nero, l’ispettorato svela i dati del sommerso nella provincia di Cosenza.

La Direzione territoriale del Lavoro di Cosenza, nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità, rende noti i dati relativi all’attività svolta nell’anno 2013 dagli organismi preposti alla vigilanza in materia di lavoro. Controlli a tappeto eseguiti nei tradizionali settori dell’Edilizia e dell’Agricoltura, che hanno permesso di scoprire, oltre al lavoro nero per un totale di 940 persone, 262 casi di interposizione illecita della manodopera (Appalti e Distacchi non genuini, Somministrazione non autorizzata). Proseguita l’attività di vigilanza straordinaria relativa agli Eventi Fieristici e Culturali le aziende ispezionate sono state 36, di cui 21 irregolari (il 58%), i lavoratori trovati occupati 104, di cui 85 irregolari (l’82%), nell’ambito dei quali 34 sono risultati totalmente in nero (il 40%). I provvedimenti adottati sono stati 381 oltre a quattro casi perseguiti penalmente per un importo di sanzioni irrogate pari a €. 102.328,67 e contributi pari a €. 434.753,94. Nel periodo estivo, è stata svolta una “Campagna di vigilanza sui servizi di animazione nel settore turistico-alberghiero”, dove nel cosentino sono statispezionate 12 aziende dove ben il 96%, ovvero 108 lavoratori erano irregolari.

 

Quanto alle tipologie contrattuali formalmente utilizzate, si è registrato, in prevalenza, l’uso del contratto part-time a tempo determinato, dei buoni lavoro, delle co.co.pro e delle collaborazioni occasionali ex art. 2222 c.c.. Si è pure svolta un’attività di controllo degli Istituti di Vigilanza Privata, richiesta dalla Prefettura, in congiunta alla Questura di Cosenza, che ha interessando tutti gli Istituti della provincia ai fini dell’adeguamento al D.M. 269/2010. Le aziende ispezionate sono state n. 16 delle quali n.11 irregolari. I lavoratori irregolari sono n.83 di cui 4 in nero. Sono stati adottati n. 6 provvedimenti amministrativi e n. 6 provvedimenti penali. Sono stati effettuati recuperi pari ad Euro 290.254 e n. 65 diffide accertative. In sintesi, si registra un vero e proprio cambio di rotta della qualità dell’ispezione, che ha senza dubbio raggiunto punti di eccellenza.

 

Per quanto riguarda l’edilizia, si segnale l’operazione “Cantiere OK” voluta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale per l’Attività Ispettiva, nasce dall’esigenza di potenziare le attività ispettive nei cantieri edili nell’ultimo periodo dell’anno 2013, al fine di contrastare il lavoro irregolare e di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori in un settore ad alto rischio infortunistico. In totale sono state ispezionate n. 60 aziende, con una percentuale di irregolarità del 98%, sono state accertate n. 54 posizioni lavorative irregolari, di cui n. 35 totalmente in nero, sono state impartite n. 51 violazioni prevenzionistiche ed operato n. 1 sequestro di cantiere. Sono stati emanati, inoltre, n. 99 provvedimenti amministrativi che contengono, tra gli altri, n.6 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ex art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.. Nell’ambito di tale attività è stato, altresì, operato il sequestro preventivo di un cantiere edile.

 

Infine, anche per l’anno 2013, si è concretizzata l’attuazione del “Piano regionale di prevenzione e promozione in edilizia”. Nel corso dell’attività sono stati ispezionati n. 89 cantieri edili e controllate n. 113 aziende di cui n. 78 sono risultate irregolari e cioè il 69%. Il numero totale dei lavoratori interessati dal controllo è stato pari a n. 265, di questi n. 48 sono risultati totalmente “in nero”, per n. 139 si è riscontrata la loro irregolarità per altre cause. Le azioni ispettive orientate sia al controllo della salute e della sicurezza sul lavoro e sia alla verifica della regolarità dei rapporti di lavoro, hanno interessato nel settore delle costruzioni n. 772 aziende e per n. 661 di queste sono state riscontrate violazioni, con una percentuale di irregolarità del 85,62 %. In questo stesso settore sono state accertate n. 434 violazioni prevenzionistiche per le quali sono state impartite apposite prescrizioni ai sensi del D.Lgs. n. 758/94. Su n. 780 lavoratori controllati, sono risultati irregolari n. 441 lavoratori di cui n. 252 completamente “in nero”. Il totale degli importi sanzionatori introitati a seguito di diffide, sanzioni pagate in misura ridotta, prescrizioni obbligatorie e sanzioni pagate a seguito di ordinanza di ingiunzione, ammonta a €514.418,06.

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