Calabria
La Calabria risparmia, Poste Italiane «al 6° posto per numero di libretti attivi». Cosenza guida la classifica
Celebrati i 150 anni del risparmio di Poste Italiane. In Calabria quasi 2 milioni di buoni fruttiferi postali. Mattarella: “La raccolta dei privati ha consentito opere come la ricostruzione di Reggio Calabria e Messina dopo il terremoto del 1908”
REGGIO CALABRIA – La Calabria si conferma una delle regioni italiane più fedeli al risparmio postale. Con 1.848.652 libretti attivi, di cui quasi 30mila intestati a minori, la regione si colloca al sesto posto in Italia per numero complessivo di sottoscrizioni. Il dato è stato diffuso in occasione della cerimonia per i 150 anni del Libretto postale e i 100 anni dei Buoni fruttiferi postali, organizzata a Roma da Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Durante l’evento – ospitato al centro congressi La Nuvola – il Capo dello Stato ha ricordato il valore storico e sociale del risparmio postale, sottolineando come “la raccolta del risparmio privato ha consentito opere fondamentali, dalle bonifiche di fine Ottocento alla ricostruzione di Messina e Reggio Calabria dopo il terremoto del 1908, fino a interventi più recenti come la tragedia del Vajont e l’alluvione di Firenze.”
Calabria, fiducia nello Stato e risparmio diffuso
I buoni fruttiferi postali sottoscritti nei 404 uffici postali calabresi superano quota 2 milioni, di cui 310mila intestati a minori.
Il valore complessivo del risparmio postale in Calabria sfiora i 16,5 miliardi di euro, un patrimonio che conferma il legame di fiducia dei cittadini verso strumenti garantiti dallo Stato.
Tra le province, Cosenza guida la classifica con 1.472.757 libretti e buoni fruttiferi, seguita da Reggio Calabria (1.115.652), Catanzaro (732.092), Vibo Valentia (381.973) e Crotone (216.895).
All’evento romano hanno partecipato anche 23 sindaci calabresi e numerosi direttori degli uffici postali regionali, a testimonianza del forte radicamento territoriale del risparmio postale, che da un secolo e mezzo rappresenta per milioni di italiani sicurezza, accessibilità e fiducia nello Stato.
Dalla nascita dei Libretti alla modernità dei Buoni
La storia del risparmio postale inizia nel 1875, quando il Libretto postale diventa lo strumento attraverso cui milioni di famiglie italiane iniziano a depositare i propri risparmi in prodotti sicuri e garantiti dallo Stato. Cinquant’anni più tardi, nel 1925, nascono i Buoni fruttiferi postali, subito apprezzati per la loro convenienza e flessibilità, potendo essere rimborsati in qualsiasi momento. Oggi, dopo 150 anni di storia, libretti e buoni fruttiferi continuano a essere un simbolo di fiducia e partecipazione civica, strumenti che uniscono tradizione e modernità e che, come ricordato dal Presidente Mattarella, “hanno sostenuto lo sviluppo e la ricostruzione del Paese, generazione dopo generazione.”
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