ROMA – Il vaccino pediatrico approvato dall’Ema per la fascia d’età 5-11 anni, è quello di Pfizer-Biontech, ha lo stesso principio attivo di quello per gli adulti (vaccino a mRna). La struttura del commissario Francesco Figliuolo ha programmato la distribuzione a partire dal prossimo 15 dicembre delle prime 1,5 milioni di dosi di vaccino ad uso pediatrico destinate ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. Le somministrazioni partiranno dal 16.
Seguiranno altri approvvigionamenti a partire da gennaio 2022. Lo fa sapere il commissario Figliuolo. La priorità nelle somministrazioni vanno ai bambini “con elevata vulnerabilità” ed a quelli conviventi con soggetti immunodepressi o con elevata fragilità al Covid.
Vaccinazione ai più piccoli, le raccomandazioni
Nel caso dei più piccoli però la dose è di circa un terzo rispetto agli altri. La vaccinazione avviene in due dosi a tre settimane di distanza l’una dall’altra. Lo ricorda l’Istituto superiore di sanità nel Primo piano pubblicato oggi, dove fornisce le Faq sulla vaccinazione anti Covid ai bambini. Prima del vaccino l’Iss sottolinea che “non è raccomandato dare farmaci antidolorifici prima della vaccinazione per cercare di prevenire eventuali effetti collaterali”; è bene dire al medico vaccinatore eventuali episodi di allergie avuti dal bambino; durante la vaccinazione il bambino deve stare seduto o sdraiato.
Dopo la vaccinazione – prosegue l’Iss – verrà chiesto di attendere 15-30 minuti sotto osservazione prima di lasciare il centro vaccinale per monitorare l’eventuale comparsa di reazioni allergiche e, nel caso, poter intervenire tempestivamente. E sugli effetti collaterali, l’Iss spiega che “nel braccio dove è stata fatta l’iniezione potrebbero verificarsi dolore, rossore e gonfiore. Potrebbero inoltre manifestarsi sintomi quali stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, febbre e nausea. Tali sintomi sono generalmente di lieve entità e si risolvono nel giro di 1-2 giorni”.
“Coinvolgere famiglie e pediatri”
“Le Regioni dovranno valorizzare il ruolo di pediatri e prevedere punti vaccinali appositi, ovvero percorsi dedicati separati da quelli destinati agli adulti”. Così comunica il commissario Francesco Figliuolo alle Regioni. La vaccinazione in età pediatrica, spiega Figliuolo, “implica un coinvolgimento particolarmente attivo delle famiglie“. Si confida pertanto, aggiunge, “nell’azione proattiva delle strutture ospedaliere pediatriche e dei pediatri sul territorio che, con un’attività coordinata di informazione e consulenza, potranno fornire chiare risposte alle famiglie per mettere in sicurezza anche questa fascia di popolazione e restituirla alle normali dimensioni sociali“. Infine, il generale rappresenta “la necessità di far progredire parallelamente la somministrazione delle dosi aggiuntive/prime dosi nella popolazione over 12 anni”.